Grande Successo per “La Tempesta del Teatro”: l’Arte scenica riscopre speranza e inclusione nel carcere di Secondigliano

Grande Successo per "La Tempesta del Teatro": l'Arte scenica riscopre speranza e inclusione nel carcere di Secondigliano
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Grande successo per “La Tempesta del Teatro”: l’arte scenica riscopre la speranza e l’inclusione nel carcere di Secondigliano.

Un Progetto di Grande Portata per la Terza Edizione di “Affabulazione”

La kermesse è stata inserita nella terza edizione di “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica,” una rassegna organizzata dal Comune di Napoli e finanziata dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo del Ministero della Cultura. I laboratori e le rappresentazioni, che si sono svolte dal mese di luglio fino al 12 ottobre, hanno visto la partecipazione crescente di detenuti, con numeri passati da 34 a 54 partecipanti.

Dai Classici ai Detenuti: La Messa in Scena di Cechov e Shakespeare

La programmazione ha incluso due opere teatrali: “La domanda di matrimonio ed altre storie” di Cechov e “La Tempesta” di Shakespeare. Le anteprime sono state dedicate alle famiglie dei detenuti, che hanno potuto condividere momenti speciali gustando le prelibatezze offerte da Angelo Ranieri di Totò Sapore.

Un Team di Talenti Dietro le Quinte

La scenografia è stata curata da Max di Grazia con Enzo Sorrentino e Thomas Ferrigno, mentre i costumi, sotto la supervisione di Giusy Marfella, Antonio Smaldone e Francesca Nappo, sono stati realizzati dai detenuti formati dalla Confraternita dei Sartori Napoletani. Grazie al supporto dell’area trattamentale coordinata da Bruno Boccuni e al prezioso contributo della direttrice Giulia Russo, la scenografia ha incluso una barca di migranti, simbolo contemporaneo che richiama il Mediterraneo cantato da Shakespeare.

Professionisti e Detenuti Uniti nel Nome del Teatro

Tra gli attori che hanno preso parte al progetto si annoverano nomi del calibro di Ettore Nigro, Anna Bocchino, Salvo Lupo, Joyce Conte, Arianna Bonardi e la stessa Marta Bifano. La regista ha condiviso la sua visione del teatro come strumento di continuità e di reintegrazione sociale, esprimendo la sua gratitudine verso la magistratura di sorveglianza per il supporto a un progetto che culminerà con la rappresentazione de “La Tempesta” al Teatro Trianon il prossimo 20 febbraio.

La Tempesta del Teatro sostenuta dal Comune di Napoli

Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, ha dichiarato che “La Tempesta del Teatro” ha aperto un nuovo varco verso una società inclusiva, puntando sul teatro per unire la Napoli “di fuori” con la Napoli “di dentro.” Il progetto testimonia l’impegno dell’amministrazione per superare, attraverso la cultura, ogni forma di marginalità sociale.

“La Tempesta del Teatro” ha rappresentato un’opportunità di trasformazione e di dialogo per i detenuti, per la città e per tutti coloro che vi hanno collaborato, confermando ancora una volta la capacità del teatro di generare una speranza condivisa. Un ringraziamento speciale va a tutto il personale della Casa Circondariale di Secondigliano, la cui collaborazione ha reso possibile questo evento indimenticabile.


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Author: Redazione