Polacca aversana, leggende e origini dell’antica ricetta del dolce ma di cosa parliamo?
La Polacca aversana così chiamata per le sue origini, è un dolce tipicamente aversano.
Se siete di passaggio, anche per pochi minuti nella famosa città normanna (Aversa) non potete farvela scappare, non vi è una pasticceria o bar che arricchisce la vostra colazione con questo dolce, infatti la troviamo sia in versione brioche che torta.
La storia
La storia di questo famoso dolce campano, e dell’origine della sua ricetta a base di crema pasticcera e amarene sciroppate, va sottobraccio con le leggende locali che la vogliono, in un modo o nell’altro, proveniente, dalla Polonia, da qui il nome “Polacca”
Si racconta che la polacca aversana pare sia stata portata ad Aversa intorno al 1920 da una suora, per l’appunto, polacca. La religiosa infatti usava preparare questa delizia e condividerla con le altre sorelle che vivevano nel convento di Aversa, un’altra leggenda che si racconta è quella di una regina Polacca che fece visita alla città.
rincorrendo ancora le leggende si dice che fù un mercante leccese che, trasferitosi all’inizio del XX secolo rielaborò la ricetta del “Pasticciotto” tipico pugliese, cambiando l’ impasto ottenne quello che oggi, per gli aversani è chiamata polacchina, ma la polacchina era anche una famosa scarpa che veniva lavorata ad Aversa.
Infatti agli inizi del novecento la città di Aversa era conosciuta per i manufatti calzaturieri anzi ne era la capitale, da qui qualche calzolaio la battezzò “Polacchina” come la omonima calzatura, insomma da come si evince non è semplice trovare la madre di questo dolce famosissimo, tra suore, principesse, calzolai, e pasticcieri, di sicuro è, che viene prodotto solo ad Aversa.
Ma rimanendo sulla leggenda, e la più plausibile è quella della suora polacca, che visse nel convento aversano, si racconta che la religiosa strinse amicizia con una coppia del luogo, i quali ricevettero in dono l’antica ricetta, segnando così il loro destino.
Il pasticcere ovviamente rielaborò il dolce cercando di incontrare i gusti dei suoi compaesani. di fatto subito divenne un successo tanto che, nel 1926. l’uomo tale Sig.r. N.M. riuscì addirittura ad aprire una sua pasticceria che intitolò proprio alla polacca aversana.
Curiosità
Si racconta che per oltre 50 anni la coppia, si recava puntualmente al convento e per riconoscenza, ogni domenica consegnando una torta polacca appena sfornata.
Insomma un modo per ringraziare la suora per l ‘incredibile fortuna che ne e derivò da questo dolce, oramai conosciuto anche oltre confine.
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