L’Italia sì è collegata per la prima volta alla rete Internet il 30 aprile 1986 con un primo segnale partito da Pisa ed è arrivato a Roaring Creek in Pennsylvania, attraverso i satelliti del Telespazio in Abruzzo.
Prima di arrivare a quella che oggi chiamiamo rete internet ci sono stati però numerosi passi importanti, tra cui il progetto di una rete che collegasse i supercalcolatori di vari centri di ricerca, nato nel 1957 con l’Arpa, agenzia di ricerca americana, dall’intuizione di Dwight David Eisenhower, generale che aveva guidato lo sbarco in Normandia.
Il progetto fu sviluppato dall’Arpa a seguito di diversi studi portati avanti negli anni e nel 1965 Leonard Kleinrock, Paul Baran e Donald Davies riuscirono a trasmettere i dati su questa rete con ambizioni mondiali, grazie al RFC (Request for comments) e in seguito anche all’Imp (Interface Message Processor), ovvero un router che permetteva a computer e reti eterogenee di comunicare tra loro.
Nel 1973 furono definiti poi gli standard di comunicazione per il trasporto dei dati sulla rete a commutazione di pacchetto (Tcp/Ip).
Intanto sempre più università cominciarono ad utilizzare gli Imp prodotti dall’azienda BBN per collegarsi tra di loro.
La rete Internet italiana
Per quanto riguarda l’Italia questo primo collegamento venne effettuato da una squadra di tecnici pisani all’interno del CNUCE, Centro nazionale di calcolo elettronico, che utilizzò il protocollo TCP/IP per inviare i dati digitali secondo le regole progettate un decennio dagli statunitensi.
Il gruppo, guidato dagli ingegneri Luciano Lenzini e Stefano Trumpy ebbe alcuni problemi burocratici ma il 30 aprile del 1986 un tecnico del Cnuce, Antonio Blasco Bonito, fu incaricato di collegare i computer e premere il pulsante che da allora avrebbe connesso l’Italia alla rete.
Collegandosi ad Arpanet dal Cnuce di Pisa il “Ping” raggiunse la stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania, la quale rispose con “Ok”.
Il celebre contatto avvenne a 64KB tra la sede del Cnuce-Cnr a Pisa e quella di Telespazio, nella piana abruzzese del Fucino, rimbalzando attraverso il satellite Intelsat V, e da lì a Roaring Creek.
Il CNR di Pisa con due semplici comandi contrassegnarono l’inizio ad un viaggio che determinò la nuova era internauta.
Il primo dominio italiano
Da quel momento in poi il CNUCE divenne un istituto del CNR e il il 23 dicembre del 1987 viene registrato “cnr.it”, il primo dominio con la denominazione geografica dell’Italia; è il sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Nel 1991, grazie all’intuizione di un ricercatore inglese del Cern, Tim Berners Lee, nasce il web, che viaggia su Internet e ne rappresenta l’interfaccia grafica e multimediale, mentre l’anno successivo Kobe nasce l’Isoc, l’Internet Society, grazie al contributo dei tecnici del Cnr e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
L’Italia è dunque il quarto paese europeo ad essersi collegato saldamente a Internet, dopo Norvegia, Inghilterra e Germania, e oggi il quart’ultimo per uso della rete e della banda larga. Il 30 aprile del 2016, Pisa e tutta l’Italia festeggiano i 30 anni di Internet; per l’evento sono previste una serie di iniziative in tutto il Paese, compresa una celebrazione nella sede del Cnr di Pisa.