Venezia76: recensione di alcuni dei film del festival

VENEZIA76
Durata della lettura: 3 Minuti

Venezia76 si è appena conclusa e noi vi raccontiamo alcuni dei film del festival!

Marriage Story

Dopo il trionfo di critica e pubblico a Venezia76 arriverà anche su Netflix il nuovo film di Noah Baumbach con protagonista Scarlett Johanson e Adam Driver, affiancati da un cast di tutto rispetto che include Laura Dern nel ruolo della tremenda avvocata Renata. Di cosa racconta Marriage Story? Di un matrimonio, come suggerisce il titolo, certo, ma anche della sua fine e forse dell’amore che va al di là di qualsiasi legame o contratto stabilito. Johanson e Driver sono straordinari nella loro interpretazione dei coniugi Nicole e Charlie, in procinto di separarsi eppure capaci di restare uniti per amore del figlioletto. Un film struggente e pieno di amore, che racconta in maniera stupenda i rapporti umani e la loro fragilità. Recuperatelo appena possibile! L’unica pecca? L’assenza di riconoscimenti alla cerimonia di premiazione…

Ad Astra

Polpettone sci-fi con protagonista Brad Pitt nelle vesti di un’astronauta dall’infanzia spezzata e che parte per una pericolosa missione alla ricerca del padre scomparso anni prima. Lì nell’immensità dello spazio, tra citazioni a 2001:Odissea nello spazio e fotografia splendida, il film dovrebbe narrare di rapporti padre-figlio, questioni etiche e altro, ma non vi riesce fino in fondo.

Leone d’Oro a Venezia76: Joker

Vincitore del Leone d’Oro, il Joker di Todd Philips con Joaquin Phoenix è una scommessa vinta e una dimostrazione che anche un cinecomic, genere tanto disprezzato dai palati più sopraffini, quando è in grado di raccontare la solitudine soverchiante di un individuo, il suo abbandono e disprezzo all’interno di una società diviene un contenuto interessante e metafora per la discesa agli inferi di una vittima diventata carnefice. Straordinaria l’interpretazione di Phoenix, ci aspettiamo grandi riconoscimenti…

Martin Eden

Il film diretto da Pietro Marcello vede vincitore della Coppa Volpi il suo protagonista, l’eccellente Luca Marinelli, interprete di una storia che come dice il regista stesso: “Martin Eden racconta la nostra storia, la storia di chi si è formato non nella famiglia o nella scuola, ma attraverso la cultura incontrata lungo la strada. È il romanzo degli autodidatti, di chi ha creduto nella cultura come strumento di emancipazione e ne è stato, in parte, deluso. Un libro di grande attualità politica, che rivela la capacità di Jack London di vedere le fosche tinte del futuro, le perversioni e i tormenti del ventesimo secolo. Abbiamo immaginato il nostro Martin attraversare il Novecento, o meglio una ‘crasi’, una trasposizione trasognata del secolo, libera da coordinate temporali, ambientata non più nella California del romanzo ma in una Napoli che potrebbe essere una qualsiasi città portuale (non solo) d’Italia”. Altro titolo da recuperare appena possibile

Il sindaco del Rione Sanità

La nuova versione di Mario Martone, con un cast ricco di nomi del panorama televisivo e teatrale napoletano, tra cui Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo, Roberto De Francesco, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia, Giuseppe Gaudino, non convince totalmente, nonostante il riadattamento in chiave moderna e i dovuti aggiusti. Si preferisce la versione teatrale che, pur essendo datata, appare molto più pregnante e attuale del rifacimento di Martone.

Questi erano solo alcuni dei film presentati in concorso a Venezia76, un festival che ogni anno, grazie anche alla visione di direttori come Alberto Barbera sa emozionare e portare il cinema internazionale e nostrano all’attenzione di un vasto pubblico.

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Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.