Vangelo e Meditazione della XXIV DOMENICA DEL T. O – ANNO C

Figliol prodigo
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Vangelo e Meditazione della XXIV DOMENICA DEL T. O – ANNO C a cura di Don Giacomo equestre.

Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte

Dal Vangelo secondo Luca 15,1-31

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?

Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.

Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?

E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”.

Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Parola del Signore

Meditazione

Nel Vangelo di questa domenica, XXIV del Tempo Ordinario, è riportato il testo dell’Evangelista Luca, dedicato alle parabole della misericordia: la pecora smarrita e ritrovata; la moneta perduta e ritrovata.

In queste parabole Gesù ci rivela la natura di Dio: quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha eliminato il peccato … come? con la compassione e la misericordia.

Infatti, il tema dominante in questi racconti è quello della gioia del ritorno …

Chi gioisce è sempre la persona: Il pastore che recupera la pecora; la donna che ritrova la moneta.

Le parabole indicano la gioia di Dio per ogni peccatore che si converte e ritorna a Lui, … pentito e rinnovato con il proposito di non fare le cose che faceva prima.

La festa del perdono, così possiamo definire questo brano del Vangelo, che ben si associa a quanto noi sperimentiamo ogni giorno, quando, con le nostre debolezze e fragilità umane ci allontaniamo da Dio   …   ma se siamo capaci di esaminarci, scrutarci e prendere coscienza dei nostri limiti, delle nostre fragilità … ecco iniziamo il ritorno, la conversione, che è sempre una grazia di Dio, un’iniziativa di Dio.

È il pastore va alla ricerca della pecora smarrita e non tanto la pecora va alla ricerca del pastore; è la donna va a cercare la moneta e non la moneta cerca la donna.

In poche parole, in tutte le cose del bene umano è sempre Dio a prendere l’iniziativa, mentre in ordine al male è sempre l’uomo che sceglie liberamente, autonomamente il suo percorso di dispersione e di allontanamento.

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Author: Don Giacomo Equestre