Vangelo e Meditazione della V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 9 FEBBRAIO – ANNO A
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Vangelo e Meditazione della V^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A a cura di Don Giacomo Equestre.

Venite, adoriamo il Signore, prostrati davanti a lui che ci ha fatti; egli è il Signore nostro Dio. (Sal 94,6-7)

Dal Vangelo secondo Matteo 5,13-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?

A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Parola del Signore

Meditazione

Per tutto il tempo del Natale, abbiamo sentito l’annuncio della venuta di Gesù come luce per il mondo. Lui viene per togliere le tenebre, cioè tutto ciò che l’uomo ha inventato su Dio facendocelo apparire tenebroso, triste, severo, vendicativo, esigente.

Gesù viene per togliere tutti i malintesi che l’uomo ha pensato su Dio, rivelandoci un volto di Dio che nessuno aveva mai pensato o sperato; il Dio che ama l’uomo di un amore folle, fino al punto di consegnarli il suo unico figlio.

Questa è la luce che viene ad illuminare l’umanità e a dare senso e sapore alla vita.

Oggi invita noi, che abbiamo ascoltato il suo annuncio e che desideriamo che quest’annuncio si diffonda, ad essere portatori, ambasciatori di questa luce.

Noi, che ascoltiamo la Buona Notizia che Gesù rivela, viviamo meglio, perché sappiamo di essere amati da Dio e che in Dio abbiamo un futuro anche dopo la morte.

Siamo portatori di quel sale e di quella luce di cui parla il Vangelo.

Il sale negli alimenti, non si vede, come il cristiano non appare sulla scena pubblica, ma se non c’è, per quanto si cucini bene, manca il sapore. Così anche la luce, se non c’è, si brancola nel buio.

Ma ciò che è importante è non fare di questa missione un dovere oppressivo, perché vivendola così perde subito la sua natura di buona notizia, il suo sapore buono.

Una notizia annunciata per dovere, difficilmente è buona.

Chi scopre, giorno dopo giorno, l’infinito e gratuito amore del Padre per noi suoi figli, lo comunica con gioia e non lo vive come un dovere.

Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre

Foto: Ambito sardo sec. XXI, Dipinto di Gesù luce del mondo

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Author: Don Giacomo Equestre