Vangelo e Meditazione della solennità IMMACOLATA–ANNO A

De Benedictis F. M. (1820 ca.), Dipinto Immacolata Concezione
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Vangelo e Meditazione della solennità IMMACOLATA CONCEZIONE – 8 DICEMBRE – ANNO A a cura di Don Giacomo Equestre

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.

L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Meditazione

Oggi parlare di purezza, di bellezza, di verginità, di immacolatezza è molto molto raro.

La moda è tutt’altro che questi termini. Anzi, quella ragazza che ha dichiarato in Tv di “essere vergine” è stata derisa, additata come una “vecchia” che non capisce niente della vita moderna.

E così, anche nella Chiesa, questa triste ondata di finta modernità sta facendo presa anche sui cosiddetti “cristiani” della domenica, al punto che in tanti non comprendono appieno questa Solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria.

Per comprendere questa Solennità bisogna partire da due dati:

1) situarci nell’orizzonte biblico della nascita di Maria;

2) situarci nell’orizzonte della cristianità fino ai nostri giorni.

Partiamo dal primo punto, Maria, una ragazza di Galilea, riceve un annuncio particolare da parte di un angelo: è stata scelta per essere la Madre di un bambino che non nascerà da concepimento umano (da un rapporto coniugale uomo-donna) ma direttamente da Dio stesso.

Questo dato è fondamentale per coprendere la Solennità odierna: Dio ha scelto questa donna per iniziare un particolare piano, con la presenza sulla terra di un uomo-Dio, e quindi aveva scelto questa donna sin dal suo concepimento, perché sarebbe stata chiamata ad essere allo stesso tempo Madre di un uomo-Dio, quindi Madre di Dio, nonostante di Dio si possa essere soltanto creature.


Secondo punto: Domanda: Maria, prescelta ed Immacolata sin dal concepimento, in un certo qual modo “figlia di Dio di serie A” … e noi: figli di serie B?  Assolutamente no.

Perché attraverso il Battesimo anche noi diventiamo “come Maria”, cioè “immacolati”.

Ecco allora dove sta la “particolarità” di Maria: l’essere stata pre-scelta in quanto la prima destinataria dell’incontro intimo con Dio attraverso Gesù.

Maria, avendo concepito il Figlio di Dio è entrata in comunione con Lui attraverso la maternità e questa è avvenuta in un grembo già “immacolato”.

Noi entriamo in comunione con Dio attraverso il Battesimo ed i Sacramenti e se non fossimo anche noi “immacolati” non potremmo dirci uniti a Lui.


So che tutto questo è detto con un linguaggio “difficile” ai giorni nostri, ma Maria, l’Immacolata, ci richiama ad una immacolatezza a cui siamo chiamati tutti.

Troppo difficile essere puri, essere santi, essere immacolati?   …   Eppure, nella sua grandissima Misericordia il Padre continuamente ci fa la grazia di ritornare Immacolati.

Carissimi è tempo di riscoprire il Sacramento dell’Immacolatezza nostra: il sacramento della Riconciliazione. Quando sappiamo che siamo nel peccato è a rischio la nostra “Immacolatezza” e questa grande grazia ci fa diventare “come Maria”.

Oh Maria Immacolata, prega per noi, generazione che ha perduto il senso della bellezza e continua a parlarci come parlasti a Bernadette a Lourdes, dichiarandoti Immacolata Concezione in quel lontano 11 febbraio 1858!

Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre

Foto: De Benedictis F. M. (1820 ca.), Dipinto Immacolata Concezione

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Author: Don Giacomo Equestre