Vangelo e Meditazione della IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO A

IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO A
Durata della lettura: 3 Minuti

Vangelo e Meditazione della IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO A a cura di Don Giacomo Equestre

Dal Vangelo secondo Giovanni 10,1-10

In quel tempo, Gesù disse:

«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante.

Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.

Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori.

E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».

Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore.

Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Meditazione

Nel Vangelo di questa domanica Gesù usa due immagini: si definisce Pastore e Porta.

Gesù, proclamandosi come vero Pastore, sta riaffermando la sua divinità e la sua autorità.

Lui entra nel recinto per la porta: la Scrittura lo testimonia, non ha bisogno di arrampicate e imbrogli.

Ancora, Egli è anche la porta del recinto: il recinto indica il cortile del Tempio di Gerusalemme, il luogo della presenza di Dio, dove la gente andava per pregarLo e per incontrarLo.

Dunque Gesù è la porta che permette di entrare in comunione con Dio.

Gesù entra per la porta: è un’immagine che ci dà serenità; quante volte ci complichiamo la vita in cerca di aperture impossibili, o cerchiamo di arrampicarci di qua e di la, di raggiungere i nostri fini, non sempre nobili, attraverso l’inganno, il doppio gioco … ci dovremmo chiedere: ma quando entro in casa, da che parte entro: dalla porta o dalla finestra? Chiaro no, dalla porta!

Ecco, Gesù si presenta come la porta della vita, l’ingresso naturale, semplice: passare attraverso di Lui significa dunque vivere la vita alla luce della sua Parola, nella libertà dei figli di Dio, nella piena felicità che tutti desideriamo.

Spesso preferiamo vivere invece secondo le nostre logiche e strategie: pensiamo di essere liberi e non ci rendiamo conto che alla fine facciamo tutti le stesse cose: bombardati dai mezzi di comunicazione, senza mai riflettere  …  risultato: viviamo imprigionati in una gabbia, chiusi nel nostro egoismo, tutti intenti a soddisfare noi stessi.

Appena poi qualcuno non ci corrisponde,  ecco che tagliamo i ponti, alziamo i muri: sì, perché non siamo liberi nelle relazioni, fatichiamo ad amare.

La soluzione invece è semplice: per uscire da un luogo chiuso, che ci vuole?

Certamente una porta!

Ecco, Io sono la porta, dice Gesù! È Lui la porta che ci permette di uscire dalle nostre schiavitù, dalle nostre mediocrità: è Lui il vero Pastore che ci guida alla libertà, che ci dona pienezza di vita e che ci conduce sicuri verso la nostra meta nell’aldilà.

Ci vuol solo il coraggio di ascoltare la Sua voce, che risuona nel Vangelo, nella Chiesa e nel cuore, e seguirla, imparando ad obbedirgli!

Egli vuol entrare nel nostro cuore, e lì chiamarci per nome. Se ascoltiamo la sua voce, e gli obbediamo, ci tira fuori dai nostri recinti …  quanti cristiani anche oggi riducono il rapporto con Dio a una serie di cose da fare o non fare, quanti lo pensano e poi di cristiano nella vita hanno ben poco!

Lasciamoci liberare dal Signore!

Solo seguendo Gesù, solo imparando a riconoscere la Sua voce tra le tante voci che ci arrivano da tutte le parti, saremo liberi davvero!

Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre

Foto: Perconte C. (1976), Gesù predica alle folle

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Author: Don Giacomo Equestre