Vangelo e Meditazione della DOMENICA, S.S. TRINITÁ – ANNO C

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Vangelo e Meditazione della DOMENICA, SANTISSIMA TRINITÁ – ANNO C a cura di Don Giacomo Equestre.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.

Dal Vangelo secondo Giovanni 16,12-15          

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.

Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

Meditazione

Gesù ci svela che Dio è Trinità, cioè comunione. Ci dice che se noi vediamo “da fuori” che Dio è unico, in realtà questa unità è frutto della comunione del Padre col Figlio nello Spirito Santo. Talmente uniti da essere uno, talmente orientati l’uno verso l’altro da essere totalmente uniti.

Dio non è solitudine, non è immutabile perfezione, ma è comunione, festa, famiglia, amore, tensione dell’uno verso l’altro.

Solo Gesù poteva farci accedere alla stanza interiore di Dio, solo Gesù poteva svelarci l’intima gioia, l’intimo tormento di Dio: la comunione. Una comunione piena, un dialogo talmente armonico, un dono di sé talmente realizzato, che noi, da fuori, vediamo un Dio unico.

Dio è Trinità, relazione, danza, festa, armonia, passione, dono, cuore.

Allora finalmente capiamo gli incontri di catechismo per tentare di spiegare la Trinità:  quando, le catechiste tracciavano sulla lavagna l’addizione: 1+1+1=1 o ancora mentre disegnavano un triangolo equilatero.

È proprio perché il Padre ama il Figlio che ama il Padre e questo amore è lo Spirito Santo, che noi, da fuori, vediamo un’unità assoluta.

Se Dio è comunione, in lui siamo battezzati e a sua immagine siamo stati creati; ma, se questo è vero, le conseguenze sono enormi.

La solitudine ci è insopportabile perché inconcepibile in una logica di comunione, perché siamo creati a immagine e somiglianza di Dio.

Allora carissimi, se giochiamo la nostra vita da solitari non riusciremo mai a trovare la luce interiore perché ci allontaniamo dal progetto che Dio ha per noi.

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Vangelo tratto da Liturgia del giorno su chiesacattolica.it

Author: Don Giacomo Equestre