Vangelo e Meditazione della XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B a cura di Don Giacomo Equestre.
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
Vangelo
Vangelo secondo Marco
Mc 13,24-32
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.
Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.
Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Parola del Signore.
Commento al Vangelo
Ogni giorno facciamo l’esperienza drammatica del conflitto fra il bene e il male, percepiamo la fragilità e la bellezza dell’amore che ci abita, sentiamo in noi il desiderio di giustizia e di dignità per tutti, mille domande ci abitano e ci inquietano.
Oggi, mentre ci stiamo quasi preparando a chiudere questo anno liturgico, Gesù ci svela che la storia, quella del mondo, la mia, la tua, è nelle mani di Dio e l’ultima parola su di essa sarà il suo trionfo.
Tutto l’universo è lanciato verso il trionfo della Croce e della Resurrezione.
Questo è il suo fine: la vittoria della vita donata per amore. La sua potenza e la sua gloria sono quella della debolezza della croce, dove il Figlio raggiunge il luogo piú lontano da Dio stesso, perché nessuno si senta piú lontano da lui.
Nulla andrà perduto. Nessun gesto d’amore sarà dimenticato.
La venuta del Signore non porterà distruzione, perché quella di Gesù, fino alla fine, è una buona notizia. I nostri poveri cuori masticati dalla vita non cadranno nel vuoto, ma saranno raccolti dal Veniente e consegnati nelle mani del Padre. Lui sa.
Lui non dimentica. Non temere.
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