Uva: la sua diffusione risalirebbe a 60 milioni di anni fa

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Rosso, bianco, rosato. In tutti i colori e in tutte le fragranze il vino resta sempre al primo posto tra le bevande alcoliche per accompagnare un pasto o un aperitivo, soprattutto in Italia. Eppure, la coltivazione della vite e la produzione del vino hanno una storia che viene da lontano. Sia nel tempo sia nello spazio. Secondo uno recente studio, condotto dal Field Museum del Negaunee Integrative Research Center di Chicago e pubblicato su Nature Plants, i primi fossili di semi di uva si trovano in India e risalgono a 66 milioni di anni fa, a quando un asteroide colpì la Terra, innescando la catastrofe che segnò l’estinzione dei dinosauri.

Il primo seme fossile sudamericano in una roccia millenaria in India

Fabiany Herrera e Mónica Carvalho hanno trovato il primo seme fossile sudamericano in una roccia di 60 milioni di anni, scoprendo anche le nove specie di uva più antiche al mondo – il periodo oscilla tra i 60 e i 19 milioni di anni fa – in Colombia, Panama e Perù. Una di queste, in particolare, sarebbe la prima pianta d’uva dell’emisfero occidentale. Secondo lo studio quando c’erano i dinosauri le foreste non erano così ricche di arbusti e piante che usano viti, come l’uva, per arrampicarsi sugli stessi. Con il loro passaggio probabilmente abbattevano e “potavano” gli alberi. Poi, la successiva diversificazione di uccelli e mammiferi ne avrebbe favorito la diffusione dei semi.

Quanti tipi di uva ci sono in Italia e qual è la sua storia?

La vite (V. vinifera sylvestris) fu domesticata in Italia dagli Etruschi intorno al 1000 a. C., diffondendosi soprattutto nel Mezzogiorno. Alcune delle viti più conosciute, come quelle lambrusche e l’Asprinio, discenderebbero, secondo gli studi più accreditati, dalla V. vinifera sylvestris. L’Italia è tra i leader mondiali di produzione di vino, sia in termini di aree viticole sia di numero di bottiglie, grazie al clima principalmente temperato che permette di avere variazioni regionali, che vanno dal clima alpino al clima mediterraneo. Questo ha reso il Belpaese la culla di ben 96 varietà di vite, con alcune eccellenze a livello mondiale. Le regioni sul podio della produzione vitivinicola italiana sono la Puglia (dove si concentra il 60% del totale), la Sicilia (con il 35%) e la Basilicata (con il 5%).

Author: Alessandra Romano

Alessandra Romano nasce a Napoli nel 1999. Laureata magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica e con un master in Giornalismo scientifico presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Scrive articoli per riviste e blog scientifici.