Una promessa è una promessa – 5 curiosità sul film con Arnold Schwarzenegger

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Natale è tempo di regali, anche di quelli comprati all’ultimo momento, il giorno della Vigilia, in mezzo a una calca di gente inferocita e disposta a tutto pur di accaparrarsi l’ultimo giocattolo. Questo è quello che succede a Arnold Schwarzenegger in Una promessa è una promessa. Scopriamo insieme 5 curiosità su questo film natalizio!

Post in breve

Una promessa è una promessa: giocattoli e Power Rangers

Il film è del 1996 ed è diretto da Brian Levant e con Chris Columbus come produttore esecutivo.

Arnold Schwarzenegger interpreta Howard Langston, sempre molto impegnato con il suo lavoro, tanto da avere poco tempo per la moglie e il figlio, Jamie. Nel tentativo di rimediare, cercherà di comprare al figlio Turbo-Man, il giocattolo che tanto desidera. Peccato che sia la Vigilia di Natale e Turbo-Man risulta praticamente introvabile. Per non parlare poi del postino Myron Larabee (Sinbad) che è alla ricerca anche lui dello stesso giocattolo.

Il film prende ispirazione dalla grande richiesta per Natale di giocattoli come i modellini dei Power Rangers, che spesso ha portato a ricerche intense e violenze occasionali tra gli acquirenti per trovare i giocattoli.

Schwarzenegger dichiarò di aver avuto un’esperienza di shopping alla Vigilia per gli acquisti di Natale, così come Chris Columbus che nel 1995 tentò di acquistare un’action figure di Buzz Lightyear del film Toy Story, uscito quell’anno e fu una vera guerra per ottenerla.

Il ruolo di Myron

Per il ruolo del postino Myron, inizialmente, si pensò a Joe Pesci, ma la differenza di altezza con Schwarzenneger fecero cambiare idea ai produttori e far ricadere la scelta su Sinbad. Il suo agente voleva fargli rifiutare la parte, perché temeva che il personaggio attirasse le antipatie del pubblico e rovinasse la notorietà di Sinbad, noto per ruoli in film di genere comedy. L’attore, invece, affermò che la parte del postino sarebbe piaciuto al pubblico e subito accettò. Dovette tentare più volte il provino perché una volta era impegnato con un incontro con l’allora First Lady Hillary Clinton e una seconda volta si trovava in tour con la cantante Sheryl Crow. Nonostante ciò, Chris Columbus preferì aspettare che si liberasse e decise di affidargli la parte.

Quasi tutti i dialoghi tra Arnold Schwarzenegger e Sinbad in Una promessa è una promessa sono stati improvvisati dai due attori.

Riprese turbolente e la creazione di Turbo-Man

Le riprese durarono 5 settimane, nel mese di aprile del 1996, in Minnesota, nell’area metropolitana detta Twin Cities, nei centri commerciali più grandi della zona. Nonostante gli attori abbiano detto che i fan presenti erano educati e gentili, il regista Leviant dichiarò che spesso era difficile girare a causa del rumore della folla entusiasta di vedere gli attori preferiti.

Per il personaggio di Turbo-Man presero ispirazione dai colori del costume di Flash, rosso e giallo, e crearono una serie di gadget che sembrassero realistici, soprattutto nel packaging. Leviant filmò addirittura un episodio pilota della serie Turbo-Man che il piccolo Jamie vede alla tv nel film. La serie è, inoltre, una parodia di show come quelli dei Power Rangers, di grande notorietà negli anni ’80 e ’90.

Una satira sul lato oscuro del Natale

L’idea di Chris Columbus gli venne dalla sua esperienza di shopping natalizio e dalla lettura del copione scritto da Randy Kornfield. Columbus decise così di portare sugli schermi il lato oscuro delle feste, con una forte satira sugli acquisti natalizi e la commercializzazione del Natale.

Tra le critiche mosse al film ci fu quella di aver creato Turbo-Man per poter vendere giocattoli. Leviant replicò che il cuore della pellicola era il legame tra un padre e un figlio e l’aver creato una linea di giocattoli e merchandising per il film era stato divertente per lui, in quanto regista, ma il vero significato del film è quello di esserci per la propria famiglia, di poter essere più uniti e felici insieme.

Questioni legali

Il film fu oggetto di un processo, perché nel 1998 la Murray Hill Publishing accusò la 20th Century Fox di aver rubato l’ide del film da una sceneggiatura, Could This Be Christmas?,  che loro avevano comprato da Brian Webster, un insegnante di biologia di un liceo di Detroit. Il presidente della Murray Bob Laurel dichiarò che c’erano 36 similitudini tra le due sceneggiature, tra cui l’idea di base, i nomi dei personaggi e alcuni momenti del film.

Laurel aveva inviato lo script alla Fox nel 1994, ma non ricevette nessuna risposta. Nel 2001 la Fox fu ritenuta colpevole di plagio e fu multata di un risarcimento danni di 19 milioni di dollari, scesi poi a 1,5 milioni.

Tuttavia, in appello il verdetto fu ribaltato e la corte stabilì che la Fox non era colpevole, poiché aveva comprato la sceneggiatura di Kornfield prima che chiunque potesse leggere lo script di Could This be Christmas?.

Nonostante le critiche alla sua uscita, Una promessa è una promessa con un divertente Arnold Schwarzenegger è diventato un cult delle feste natalizie e dal 18 dicembre sarà disponibile sulla piattaforma di Disney Plus.

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Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.