NAPULE MIA di Claudio Mattone, tutti al teatro Augusteo per registrare il coro per Napoli e il Napoli ,mercoledì 17 maggio alle 21
Claudio Mattone torna al teatro Augusteo di Napoli (Piazzetta Duca D’Aosta 263) mercoledì 17 maggio 2023 alle ore 21:00 “per Napoli e il Napoli”, un evento di beneficenza in cui riunirà tutte le compagnie di “C’era una volta… Scugnizzi” per registrare, insieme a chiunque vorrà partecipare, un grande coro per la canzone “Napule mia“, scritta e dedicata a Napoli e al Napoli.
Al riguardo, questo il commento del M.° Mattone: “Non aspettatevi uno spettacolo, sarà una serata diversa, insolita, una riunione familiare che ci farà sentire più vicini cantando insieme il nostro amore per la nostra città e la nostra squadra. Il titolo della canzone che ho scritto è “Napule mia”, posso solo dire che è semplice, sincera e molto sentita. Spero vi piacerà“.
In tanti hanno già espresso il desiderio di esserci, ne sono felice. Sarà una bella occasione per rivederci o conoscerci!
L’ingresso simbolico di 5.00 euro è un piccolo dono per l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, una bellissima iniziativa napoletana che ho visto nascere molti anni fa.
Oggi è una solida realtà, dedicata ai ragazzi e alla musica, la stessa idea che ispirò il musical “C’era una volta… Scugnizzi”.”
Dettagli evento Napule Mia
Evento di Beneficenza. Partecipazione euro 5.00
Ticket al botteghino del teatro e nelle rivendite autorizzate.
Online qui: https://www.bigliettoveloce.it/spettacolo?id=5575
Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli
Il progetto artistico e culturale nasce da un riferimento preciso: il sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela da José Antonio Abreu, musicista ed ex ministro della cultura del Venezuela, piccolo e minuto come un giunco ricurvo, soprannominato “papa-dio” in patria, dove lo considerano un mito vivente, sintetizza il sistema di orchestre che, nell’arco di un trentennio e con sovvenzioni pubbliche, ha organizzato una rete d’istruzione musicale che riunisce in 180 orchestre 350.000 bambini e ragazzi provenienti dai barrios più poveri del Venezuela, spesso con disabilità fisiche o psichiche.