Museo storico dell’Alfa Romeo ad Arese, un luogo di culto

La sede del Museo storico dell Alfa Romeo è più un luogo di culto che una semplice area espositiva.
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La sede del Museo storico dell Alfa Romeo è più un luogo di culto che una semplice area espositiva.

Ci vorrebbero giornate intere per ammirare i modelli prodotti dalla casa automobilistica italiana anonima, se si prova a pensare a tutta produzione fatta dall’Alfa Romeo negli ultimi 110 di storia.

Il museo storico è stato fortemente voluto da Giuseppe Luraghi e inaugurato il 18 dicembre da Gaetano Cortesi, presidente e amministratore delegato dell’epoca.

Il museo storico dell’Alfa Romeo, occupa l’ex sito produttivo dello stabilimento ad Arese coprendo un’area di 4800 metri quadrati, l’ex stabilimento e stato attivo tra il 1963 al 2005. E’ situato in una zona strategica in quanto attorniato da importanti vie di comunicazione come l’autostrada del Laghi, l’Autostrada A4 e la tangenziale Ovest, che collega la A1 alla A7.

Il museo comprende auto di produzione, modelli da competizione, modellini, la produzione non si limitò solo ad autovetture ma bensì a mezzi di locomozione, veicoli commerciali, trattori autobus, pezzi meccanici, propulsioni aereonautici, prototipi e tanti sono pezzi unici e ancora funzionanti. Infatti il museo possiede un modello di ogni autovettura assemblata dal Biscione, e sono disposti su sei piani e divisi in quattro aree tematiche.

Curiosità

La denominazione “Alfa in divisa “ e coniata nel giugno 2020 quando lo spazio espositivo si è arricchito di vetture che in passato sono state date in donazione alle forze dell’ordine dello Stato Italiano.

Un po’ di storia

La società italiana Automobili Darraq nasce nel 1906. La prima sede nasce a Napoli per poi trasferirsi a Milano, nel quartiere Portello, allora zona periferica, ma nel saturarsi col tempo si stava inserendo nel tessuto urbano della città. Inizialmente il grande entusiasmo viene frenato temporaneamente nel 1909, con l’arrivo di una profonda crisi economica.

Un anno più tardi il 24 giugno l’amministratore delegato, il cavalier Ugo Stella, per risollevare le sorti aziendali registro una nuova ragione sociale, per l’appunto l’A.L.F.A (automobile Lombarda Fabbrica. Automobile).

Nonostante il successo delle prime autovetture messe a punto, l’azienda non riesce a decollare finanziariamente, con l’avvento della prima guerra mondiale e una mancata commessa statale, l’azienda si sciolse anticipatamente, per essere poi affidata alla (BIS) Banca Italiana di Sconto.

Messe in liquidazione le strutture la (Bis) acquisì le azioni del Biscione, affidando il tutto nelle mani di una società appena formatasi dell’Ing. Nicola Romeo & C.

L’ing. Nicola Romeo è un giovane imprenditore napoletano aprì un’officina vicino Portello, ma dopo aver ricevuto un importante commessa si rese conto che non poteva portare a compimento la stessa per problemi di spazi, nelle vicinanze si trovavano le strutture dell’ALFA, grazie alla inarrestabile crescita nel 1918 gli investitori decisero di rendere pubblica la società, ovvero Alfa Romeo.

Al termine della guerra, nel 1919, riprende la produzione di auto, prima con pezzi di assemblaggio di parti in stock, per proseguire con i nuovi progetti di nuovi modelli. Per l’azienda è l inizio di una nuova epoca.

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Author: Concetta Verde

Nasce nel 1970 a Gricignano di Aversa, un paese del casertano. Da sempre ha amato l‘arte in ogni sua forma e predilige la pittura, la poesia e la fotografia. Viaggia spesso alla scoperta di nuovi luoghi, usi, costumi, linguaggi e persone di diversa cultura che immortala nella mente e nei suoi scatti fotografici. Ha partecipato a diverse mostre di pittura e concorsi di poesia (finalista al concorso Il Federiciano) con l’Aletti editore e con la casa editrice Pagine e Poesie. Affezionata da sempre alla sua fotocamera, raccoglie tanti scatti che gli consentono di partecipare a diversi concorsi fotografici, ultimo all’Urban Photo Awards che ha selezionato una sua foto per una mostra itinerante.