Miracolo a Milano – il sogno di Vittorio de Sica

Miracolo a Milano
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Miracolo a Milano è un film del 1951 diretto da Vittorio de Sica, maestro del Neorealismo, che in questa pellicola ci mostra un mondo reale ammantato dalla magia delle favole e dei sogni.

Miracolo a Milano e il buon Totò

Da un soggetto di Cesare Zavattini, Vittorio de Sica e con l’aiuto di Suso Cecchi d’Amico, Mario Chiari e Adolfo Franci, il film è tratto dal romanzo Totò il buono di Zavattini, pubblicato a puntate sulla rivista Tempo e che inizialmente aveva come protagonista Antonio de Curtis, in arte Totò.

Il buon Totò è un orfano, cresciuto nei primi anni di vita dall’anziana Lolotta, una signora che trova il bambino sotto un cavolo e lo alleva come suo, insegnandogli a essere buono e a trasformare con la fantasia la vita che lo circonda. Dopo la sua morte, Totò vive in un orfanotrofio fino alla maggiore età. In una Milano in fermento e sempre attiva, il giovane stringerà amicizia con un gruppo di barboni che vivono in squallide baraccopoli alla periferia della stazione ferroviaria. Con il suo spirito ottimista e l’allegria renderà migliore la vita della sua nuova famiglia.

La scoperta del petrolio nel sottosuolo della baraccopoli farà accorrere l’avido Signor Mobbi, un ricco uomo d’affari intenzionato ad arricchirsi a scapito dei barboni. Con l’aiuto di una magica colomba, Totò riuscirà a salvare i suoi amici e con un magico volo a cavallo di una scopa a trasportarli in un mondo fantastico, dove “un buongiorno vuol dire davvero buongiorno”

Realismo e favola

Nonostante avesse ricevuto molte critiche all’uscita al cinema, il film è una favola delicata che strappa sorrisi e sorprende per l’uso degli effetti speciali. Se ne occupò lo statunitense Ned Mann e per questo il costo totale di Miracolo a Milano superò di tre volte quello di Ladri di biciclette, uno dei capolavori di de Sica.

Sfruttando elementi dei film muti, del burlesque, delle tecniche dei mimi de Sica realizza un film in cui la realtà dei poveri di Milano viene presentata con chiarezza e lucidità, pur con elementi favolistici. Risulta cartoonesca la contrapposizione tra i poveri della baraccopoli e i ricchi imprenditori della Milano bene, ma è proprio delle favole l’esagerazione di alcune caratteristiche.

Totò, interpretato da Francesco Golisano, trasforma la realtà che lo circonda servendosi di gentilezza e ottimismo. Con le sue azioni riesce a ridare dignità a coloro che l’avevano perduta e insegna che la vita può essere bella e degna di essere vissuta, anche in condizioni di estrema povertà.

Miracolo a Milano: un titolo scomodo e…Steven Spielberg

Il titolo dato inizialmente al film era I poveri disturbano, che non piaceva particolarmente ad alcuni politici e produttori, che consideravano il neorealismo un pessimo investimento per l’Italia all’estero. Alla sua uscita, il film venne accusato di essere o troppo evangelico e consolatorio o comunista ed eversivo.

Nonostante le critiche, è considerato uno dei capolavori del cinema italiano per l’estero e rientra nella lista dei 100 film italiani da salvare. Il famoso volo sulla scopa ispirò, inoltre, Steven Spielberg per la realizzazione della famosa scena in E.T. l’extraterrestre, in cui Elliot e il piccolo alieno volano su una bicicletta attraverso il cielo.

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Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.