Minturno ed il suo centro storico, si trova nella zona collinare del territorio minturnese, chiamato comunemente dalla popolazione più anziana: “Traetto”.
Dalla cittadina di Minturno, posta sulla collina a 150 Mt s.l.m, prende il nome l’intero territorio comunale, composto da tante piccole frazioni.
Il Territorio
Minturno è situata nel basso Lazio e si estende su circa 42 Kmq, contando poco meno di 20.000 abitanti.
Una parte di esso, si estende sulle colline, nelle frazioni di Tremensuoli, S.Maria Infante e Pulcherini.
L’altra parte del comune, si estende tra le frazioni costiere di Marina di Minturno e di Scauri.
Per la sua conformazione di natura altalenante, il paesaggio presenta varie sfaccettature.
Esistono tratti rurali, nella parte collinare della città e tratti tipicamente marinari, nel tratto costiero nelle frazioni di Scauri e di Marina di Minturno.
Proprio questi due ultimi luoghi, sono stazioni balneari, molto frequentati nei mesi estivi.
Il suo territorio costiero, si estende in una fascia marittima che parte dal promontorio di Monte d’Oro, ai confini con Formia, fino al fiume Garigliano, confine naturale tra Lazio e Campania.
La nascita del centro storico di Traetto
Le numerose testimonianze di epoca romana, sparse su tutto il territorio comunale, indicano chiaramente come la città abbia origini antichissime.
Si narra che i primi villaggi fossero abitati dagli aurunci, i quali si allearono con i sanniti per battere i Romani.
La resistenza delle genti autoctone durò poco, ed i vari villaggi furono rasi al suolo per far spazio alla ricca città di Minturnae, come testimoniano i tanti resti di residenze patrizie romane.
Lungo la costa, ci sono tanti elementi di epoca romana (del I° e II° Sec. d.C.) che ci ricordano la presenza di tante famiglie di Roma, che scelsero questi luoghi per la loro villeggiatura..
Alla fine dell’Impero Romano, ci fu un lungo periodo scuro, buio, senza uno sviluppo, fino al decadimento della città costiera di Minturnae.
Infatti, anche l’importante snodo portuale alla foce del Garigliano, andò in abbandono, in virtù delle numerose incursioni dal mare, da parte dei Saraceni e delle altre popolazioni invasori.
Per cui gli abitanti di Minturnae per proteggersi, furono costretti a spostarsi in collina, dando vita alla famosa “Traetto” (Minturno), fatta di vicoli, viuzze e saliscendi.
Le attrazioni turistiche del centro storico
Minturno ed il suo centro storico, fatto di tanti vicoli stretti rappresenta la classica connotazione urbanistica di molti borghi, sorti nel tardo Medio Evo.
In esso, sono numerose le attrattive storiche e primo tra tutte spicca il “Palazzo Baronale“, dove soggiornarono, tra gli altri, San Tommaso d’Aquino, Isabella Colonna e Giulia Gonzaga.
Oltre al palazzo baronale comunemente chiamato “castello”, ci sono altri luoghi nel centro storico da visitare assolutamente, come la chiesa di San Pietro (XI°-XII° sec. d.C.), la chiesa di San Francesco d’Assisi ( IX° sec).e quella dell’Annunziata (XIV° sec. ).
Tra i tanti siti archeologici e architettonici, tra le tante antiche testimonianze di civiltà passate, nel territorio minturnese, nel centro storico, spiccano i caratteristici vicoli millenari.
In questi antichi vicoli, si trovano tante costruzioni arroccate l’una sull’altra, altre piccole stradine che si intersecano tra i tanti scalini, da salire e da scendere senza fretta.
In questi vicoli si trovano ancora tante testimonianze del passato, fatto di antiche mura, ciottoli e fontane.
Per cui se ne consiglia una visita.
Buona passeggiata…
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