Vangelo e Meditazione DOMENICA di PASQUA-Anno C

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Vangelo e Meditazione DOMENICA di PASQUA-Anno C a cura di Don Giacomo Equestre.

Egli doveva risuscitare dai morti.

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore

Meditazione

Maria di Màgdala di buon mattino si reca al sepolcro.

È ancora buio. Vede che la pietra è ribaltata. La porta della tomba non è più custodita.

Subito abbandona il luogo, corre, si reca da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava. Le sue parole sono scarne, essenziali: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto”.

Ignoti hanno trafugato il corpo di Gesù. Il sepolcro è di sicuro vuoto.

Maria di Màgdala neanche pensa che Gesù possa essere risuscitato. Immagina un furto del corpo. Glielo fa credere la tomba che per lei è stata profanata.

Tutto questo deve farci riflettere.

La risurrezione di Gesù in nessun modo può essere invenzione della comunità che faceva capo a Gesù.

Tutti pensano Gesù sepolto. Si recano al sepolcro per dare gli onori di rito. Nulla di più.

Se avessero creduto nella risurrezione, avrebbero avuto di certo un altro comportamento.

Le buone notizie ci sembrano sempre a prima vista delle fregature.

Eppure in quella che sembra una fregatura la fede scorge qualcosa di nuovo. Quell’assenza non è un furto, ma un’indicazione. Non è rubato, ma risorto.

Se avete vuoti, mancanze, assenze, guardateci bene dentro, perché Cristo vi ha certamente nascosto un imprevisto.

Non ci credete? Attenti, il cristianesimo è tutto qui: un morto che risorge! Vi sembra assurdo?

Lo è. Ma è un fatto.

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Vangelo tratto da Liturgia del giorno su chiesacattolica.it

Author: Don Giacomo Equestre