Luciano De Crescenzo, il professore Bellavista-Mito Napoletano
Sei stato un grande.
Laurea in Ingegneria presso la Federico II con il massimo dei voti, filosofo, attore, regista, sceneggiatore, fotografo con la tua Nikon al collo, scrittore, divulgatore capace di fare appassionare anche il lettore più inesperto alla filosofia antica.
Nutro un affetto profondo fin da quando lessi, “Così parlò Bellavista”.
Uno spaccato di filosofia partenopea.
Capace di fondere la filosofia con la vita quotidiana, trasformando il dialetto in una forma di letteratura.
Sei stato tante cose, anche uno sciupafemmine, a te piaceva dire, sono stato sciupato dalle femmine.
Hai ridicolizzato la camorra, con la tua filosofia e per questo minacciato.
Per la scena del camorrista, nel film ‘Così parlò Bellavista’.
Interpretando la scena, in cui De Crescenzo, nei panni del professor Bellavista, si rivolge a un esattore del pizzo interpretato dal grande Nunzio Gallo inviato dai clan concludendo: “Voi camorristi non fate una vita di merda, sicuro che vi conviene?”
Il funerale di de Crescenzo nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli.
Lui non lo ha mai detto. Episodio svelato dall’amico e attore Geppy Gleijeses nel ricordo di Luciano De Crescenzo nel corso delle esequie, il 20 luglio 2019, nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli.
Sei stato snobbato dalla critica, malgrado i 18 milioni di libri tradotti in una trentina di lingue.
Le citazioni cinematografiche, riferite ai tuoi film, ormai non si contano più.
Al bar, al ristorante, tra colleghi di lavoro e in tante circostanze, spesso capace di ravvivare una conversazione che accusa un po’ di noia.
Tra le tante, ne voglio citare qualcuna:
“La doccia è milanese perché ci si lava meno, consuma meno acqua e fa perdere meno tempo: quindi è produttiva. La vasca è invece un appuntamento con i pensieri, è napoletana”
“A volte penso che Napoli possa essere l’ultima speranza che resta alla razza umana”
“Si è sempre meridionali di qualcuno”
-Tremila lire
-Tremila lire?!?!
-Eh, tremila lire…
-S’avessa mbriacà ‘a machina?