L’interessante storia del Pontile di Torregaveta

Il Pontile di Torregaveta
Durata della lettura: 4 Minuti

Tra Bacoli e Monte di Procida, si trova il vecchio Pontile dei pescatori.

L’interessante Pontile si trova a Torregaveta, una minuscola frazione del comune di Bacoli, racchiusa in una baia, impregnata di salsedine quieta.

Il nome moderno di Torregaveta, proviene dalla torre difensiva “Torre di Gaveta”, fatta costruire dal viceré Don Pedro da Toledo per avvistare e contrastare le incursioni dei pirati saraceni.

Nello specifico, il Pontile di Torregaveta è racchiuso tra due muraglioni di tufo a picco sul mare, che delineano un’insenatura di rara bellezza.

La storia interessante del Pontile di Torregaveta

La sua storia è intimamente legata all’urbanizzazione dei Campi Flegrei e allo sviluppo dei mezzi di trasporto, che dal 1883 la vedono capolinea delle ferrovie Cumana e Circumflegrea.

Sul finire del secolo XIX° dopo l’unità d’Italia ad opera dei Savoia, la Società per le Ferrovie Napoletana decise di rendere questo anfratto di mare il punto di collegamento tra la terraferma e le isole flegree.

Vennero così costruite la stazione ferroviaria e il pontile, dove attraccano i traghetti diretti verso il mare aperto.

Dal Pontile di Torregaveta partivano i traghetti a vapore per raggiungere il porto di Casamicciola di Ischia, come destinazione principale.

In quel periodo si partiva da Napoli con la Cumana o Circumflegrea e poi col traghetto si raggiungevano le isole, in meno di due ore.

Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il traffico navale di grande stazza, è stato trasferito nel Porto di Pozzuoli e quello di piccole imbarcazioni, nella Baia dell’Acquamorta a Monte di Procida.

Oggi, dopo 140 anni, rimane solo il pontile, poiché i fondali sono troppo bassi per accogliere la flotta di barche sempre più grandi e numerose, però la suggestione del luogo, resta immutata.

Il Pontile dei pescatori

Il Pontile attualmente viene usato dai pescatori con canna e dagli abitanti/turisti per rilassanti passeggiate

Il pontile di Torregaveta, diritto e sottile, oggi meta dei pescatori dell’area flegrea, si slancia verso l’orizzonte, e sembra quasi che raggiunga materialmente, l’isola di Procida

I resti della villa romana del senatore Publio Vatia

Sui muraglioni di tufo che circondano il Pontile di Torregaveta, sono presenti i resti della villa di Publio Servilio Vatia, nobile romano amico di Seneca

Purtroppo molti dei reperti si trovano sommersi nel mare, a causa del bradisismo tipico del posto.

All’ epoca del I° Sec a.C. fu proprio Seneca, lo scrittore e filosofo romano, a lodare la scelta dell’amico di rifugiarsi in questo luogo ricco di storia.

Nella contemplazione di quest’angolo di Mediterraneo, lontano dagli affanni della vita pubblica della Capitale dell’Impero.

Le strutture oggi sommerse conservano tracce di vasche, che secondo gli archeologi erano spazi per l’allevamento di pesci e frutti di mare.

Sul promontorio di Tufo e sommersi dal mare di sono i resti della grandiosa villa di Publio Vatia

Sulla terraferma, nei pressi di un famoso ristorante che oggi ricopre quasi tutta l’antica area della villa, resti di cisterne, esedre e canali.

Alcune delle tante meraviglie che testimoniano l’antica passione che i romani nutrivano per queste terre, baciate dal mare.

Torregaveta oggi è una piccola spiaggia molto animata nel periodo estivo e meta prediletta di molti bagnanti napoletani e non.

In sincerità, il Pontile rivela tutto il suo fascino nel resto dell’anno, dove non sono presenti tante persone e si apprezza la pace e la tranquillità del luogo.

Oggi il Pontile di Torregaveta, rappresenta una zona di passeggio in cui troviamo la gente del posto e i pescatori con le loro lunghe canne da pesca.

Tutti insieme contribuiscono nel comporre una scenografia naturale che abbraccia le sponde flegree con lo sguardo rivolto verso Ischia e Procida.

Se ne raccomanda una visita soprattutto al tramonto…

Leggi altro di:

Tammaro Landolfo (Marino)

Author: Tammaro Landolfo (Marino)

Nasce a Napoli, nel mese di Aprile del 1972. Ha conseguito studi in Elettronica ed è impiegato nel settore delle Telecomunicazioni. Ambientalista convinto, è impegnato da oltre quattordici anni nelle battaglie contro gli svernamenti illegali ed i roghi tossici in " TERRA DEI FUOCHI". Dedica molto del suo tempo libero alla Cittadinanza Attiva, organizzando incontri, manifestazioni ed eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ha dato vita a vari Comitati Cittadini, ed è il Fondatore ed il Presidente in carica dell'Associazione " BICI PER LA CITTA’". Di conseguenza ama la Bicicletta e la usa come mezzo di locomozione per i piccoli spostamenti in Città. Non per altro la manifestazione più importante nata da una sua idea, è la " BICI IN CITTA' ", una pedalata ecologica che si tiene due volte l'anno a Frattamaggiore (Na). Le altre passioni sono il raccontare le proprie escursioni, i suoi viaggi o semplicemente le scene di vita mentre accadono, attraverso la fotografia e la scrittura di articoli. Per cui ha deciso di collaborare con la nostra testata per un periodo lungo e si spera proficuo.