Il primo evento del Mediterraneo Reading festival di quest’anno che si è tenuto Venerdì 8 Luglio, era intitolato “While my guitar…“
Giunto ormai alla sua sesta edizione, il Mediterraneo Reading Festival ha dedicato la prima serata alla “La chitarra nella canzone d’autore”.
Il Festival che si tiene a Frattamaggiore è nato nel 2016, con l’intento mai sottaciuto di intensificare, amplificare ed allargare l’orizzonte culturale della cittadina provincia di Napoli.
I Chitarristi
Sul palco del Mediterraneo Reading Festival, c’erano quattro eccezionali musicisti che, oltre ad avere una loro personale carriera solistica, hanno accompagnato artisti del calibro di Pino Daniele, Gino Paoli, Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Eduardo De Crescenzo, ecc. ecc.
I quattro chitarristi ospitati dall’M.R.F. costituiscono una valida rappresentanza nella virtuosità e nella duttilità dello strumento musicale nella storia recente del cantautorato nostrano.
Gianni Guarracino
Il primo a imbracciare la chitarra davanti al pubblico del festival è stato Gianni Guarracino.
Il musicista, nato artisticamente in quel periodo che è stato denominato “Neapolitan Power“, suonando con i fratelli Jenny e con Alan Sorrenti, con Pino Daniele, con Franco Del Prete, con James Senese…
Poi inseguito anche con Gino Paoli, Mango, Mia Martini, Enzo Gragnaniello ed Edoardo De Crescenzo.
La sua caratteristica è un’impostazione classica su cui si innesta una forte influenza della musica flamenca che ha finito per contagiare anche molti degli artisti, con cui ha suonato.
Da questo bagaglio ispaneggiante, sono nate canzoni come “‘Appecundria” di Pino Daniele, brano del 1980 .
“Jetteco maluso” di Enzo Gragnaniello (contenuto nell’album “Salita Trinità degli Spagnoli” del 1985).
Poi e canzoni dell’album di Eduardo De Crescenzo intitolato con terminologia tipicamente flamenca “Cante Jondo” (1991).
Un Album, in buona parte scritto proprio da Guarracino a quattro mani con il nostro genius loci Franco Del Prete.
Sul palco dell’M.F.R. Gianni Guarracino ha eseguito tre brani di sua composizione suonando da seduto perché qualche giorno prima era caduto dalla bicicletta e risentiva ancora di qualche sofferenza.
Di seguito, lo ha raggiunto sul palco Jennà Romano ed hanno eseguito insieme una bella versione a due chitarre di “Ha tutte le carte in regola”, brano di Piero Ciampi che G. Guarracino aveva già suonato con Gino Paoli in un album del 1980.
Jennà Romano
Jennà Romano, aveva ripreso il pezzo “Ha tutte le carte in regola”, nell’album dei Letti Sfatti del 2012 dal titolo: “…E se il mondo somigliasse a Piero Ciampi”.
Jennà Romano oltre a essere un chitarrista versatile, è anche compositore di canzoni interpretate sia dal suo gruppo, i Letti Sfatti, che dai gruppi di Franco Del Prete e da altri artisti come Patrizio Trampetti, Peppe Lanzetta, Arisa, L. Dalla, F. De Gregori e Tricarico.
Dopo aver ricordato Fausto Mesolella, con cui ha più volte duettato, J.R. ha eseguito tre brani di sua composizione: “La fiamma di una candela”, “Dietro quella porta” e “Me pare ammore”.
Nel corso della sessione eseguita da J. Romano, abbiamo avuto modo di ascoltare la sua tipica modalità di accompagnare la voce con una chitarra arricchita da una vasta gamma di suoni, ottenuti da un sapiente uso della pedaliera.
Giuseppe Scarpato
Di seguito, si è avvicendato sul palco Giuseppe Scarpato, conosciuto soprattutto come chitarrista di Edoardo Bennato.
La sessione musicale eseguita da G. Scarpato è stata energica ed emozionante.
E’ cominciata con un’originale interpretazione di “Signor Censore” di Edoardo Bennato, suonata con un aggressivo piglio blues arricchito da interventi di Jennà Romano.
La serata è proseguita con due convincenti rivisitazioni di “Streets of Philadelphia” di Bruce Springsteen (canzone da Oscar nel 1994) e “Jealous Guy” di John Lennon (dall’album “Imagine” del 1971).
Ricky Portera
Poi è arrivato Ricky Portera, il mitico chitarrista di Lucio Dalla e degli Stadio, poco propenso nel parlare e nel raccontarsi.
Ma sempre disposto a lasciarsi andare alle corde della sua chitarra elettrica con le famose parole:
…”Ed è per questo che a te la gente tutto ti perdona
Perché dicono: “Guarda come suona la chitarra
Quel grande figlio di puttana”….
Tratte dal brano di Dalla a lui dedicato e cantato agli inizi degli anni ‘80 dagli Stadio e poi ripreso in DallAmeriCaruso nel 1986,
Ricky Portera, dopo aver accennato due brani del repertorio degli Stadio, ci ha deliziato con un suo prezioso arrangiamento del classico di Dalla “Come è profondo il mare”.
In seguito l’ha raggiunto sul palco G. Scarpato ed hanno interpretato una magica versione di “Mad World”, brano dei Tears For Fears portato al successo da Gary Jules.
Infine, i quattro musicisti si sono riuniti sul palco per suonare insieme e ci hanno deliziato con “Appecundria” di Pino Daniele, “Stella di mare” di Dalla, con “Grande figlio di puttana”, sempre di Dalla.
Nel finale c’è stata un incursione di Patrizio Trampetti, con ” Feste di Piazza”, canzone di cui è coautore insieme con Edoardo Bennato.
Stupenda serata, da rivivere più spesso…
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