Salve cari amici, oggi, da buona napoletana, voglio parlarvi della mozzarella: una succosa bontà dal colore bianco, quasi fosse una piccola nuvola di piacere.
La Mozzarella è un latticino a pasta filata ed il suo nome deriva dall’operazione di mozzatura compiuta per separare dall’impasto i piccoli pezzi durante la lavorazione artigianale
È un latticino a pasta filata ed il suo nome deriva dall’operazione di mozzatura compiuta per separare dall’impasto i piccoli pezzi durante la lavorazione artigianale.
Secondo alcuni il consumo della mozzarella risale al tempo della colonizzazione greca e all’introduzione del bufalo negli allevamenti delle colonie greche italiane.
Secondo altri la sua nascita si deve ai Longobardi.
Altri la accreditano ai Normanni. altri ancora a monaci di Capua che le preparavano in occasione dell’annuale pellegrinaggio.
La mozzarella può essere degustata in vari modi.
Prima di ogni cosa bisogna degustarla al naturale, semplicemente, magari accompagnata da grissini e fettine di prosciutto crudo stagionato.
Vi consiglio di immergere la mozzarella, racchiusa nella sua busta, 10 minuti in acqua calda affinché la consistenza ed il sapore acquistino la loro massima perfezione.
In più la si può tagliare a fettine ed impiattare con fettine di pomodori, e per concludere questa appetitosa caprese, si aggiungono foglioline di basilico e un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo.
Ovviamente ci sono anche molte ricette in cui la mozzarella viene cotta e vi assicuro che è buonissima lo stesso.
Ricordate però che, quando bisogna cuocerla, conviene farla un po’ scolare, magari tagliata in fettine e messa in un colino affinché venga via il latte in eccesso.
Una volta affettata, la poniamo nelle fettine di pancarré a mo’ di panino, ripassiamo il tutto nelle uova sbattute con parmigiano grattugiato, sale e pepe, poi nella farina ed in fine lasciamo friggere in abbondante olio bollente per pochi minuti.
Ed ecco a voi la mitica “mozzarella in carrozza”.
Da consumare preferibilmente caldissima, tanto da ustionarsi la punta della lingua!
Se invece la tagliassimo in striscioline non troppo sottili, potremmo avvolgerla in foglie di limoni e passarla in forno una decina di minuti o su una griglia.
Il profumo fresco delle foglie di limone caratterizzerà la mozzarella e riuscirete a sentire tutte le note tipiche della costiera amalfitana.
Vi consiglio, poi, di assaggiare la provola, non quella stagionata ma quella fresca, simile alla mozzarella ma dal bordo più scuro e affumicato.
Ottima fresca, ma anche tagliata a fettine spesse e cotta in un sughetto con polpa di pomodoro, sale, pepe, olio, aglio e tantissimo origano.
Baci a tutti voi, alla prossima.