La Maschera È Libertà – Atelier Robin Summa, una “Bottega Teatrale” nel cuore di Napoli.
E Napoli ha sempre cose belle da scoprire.
Negli ultimi giorni un caro amico mi raccontava una curiosità a dir poco notevole. Ripensavo alla frase di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento protagonista nella “Leggenda del pianista sull’oceano”, il famoso film di Tornatore:
Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.
In questo articolo parliamo di Maschere.
Il “suonno d’ajere” decantanto dal grande Pino Daniele
Quel sogno di ieri di “Pullecenella” che non ha mai tolto la maschera, anzi vive e resiste come tante realtà positive del territorio.
E non è un caso che il protagonista di questa storia sia stato il soggetto di una mostra nel Gennaio scorso dal titolo “Pulecenella e noi, Maschere rinascenti” ospitata dall’Istituto “Grenoble” di Napoli.
Perché cari lettori dovete sapere che nel centro della città partenopea e precisamente nel cuore dell’antica città Neapolis in Vico Pallonetto a Santa Chiara, esiste una Bottega, un atelier, in cui vengono prodotte Maschere Teatrali.
La città degli antichi mestieri, dei liutai, degli artisti presepiali, degli orefici, dell’odore del legno ci svela un’altra bellezza.
La Maschera è libertà
Un posto magico con un nome che richiama il concetto stesso del Teatro e la commedia dell’arte: La Maschera è libertà Atelier.
Il tutto grazie ad un giovane artista Italo-francese di ventisei anni, attore autore e pedagogista ma soprattutto “prosecutore di un mestiere antico” ovvero il mascheraio. Il suo nome Robin Summa.
La Storia
Seguendo le orme del padre, il famoso e compianto Pierangelo regista teatrale, scultore e mascheraio vissuto tra l’Italia e la Francia (nella sua carriera possiamo notare presenze come Dario FO, Mario Lodi, Giuliano Scabia), ha scelto Napoli, città artisticamente ispirata, per poter continuare la tradizione e l’arte di famiglia.
Le parole di Robin :
“ Una passione che avevo da piccolo tramandata da mio padre, poi divenuta il mio lavoro”
Direttamente dalla Francia nel 2019 in Italia, si innamora del Capoluogo Partenopeo, e nel 2020 ad Agosto dello stesso anno apre questa splendida bottega nel cuore della città.
La città in cui la maschera era ed è anche interpretazione dell’antico Carnevale, momento di vaccinazione terapeutica sociale dentro un equilibrio precario perennemente esposto a scosse e sconfinamenti.
Oltretutto Napoli ha da sempre un legame con la commedia dell’arte Francese (vedi Tiberio Fiorilli, napoletano e grande amico di Molière, nonchè inventore della famosa maschera Scaramouche)
Un laboratorio artigianale in cui potete respirare l’odore del cuoio con cui vengono realizzate le grandi maschere della Commedia: da Pulcinella ad Arlecchino, da Pantalone sino a Pierrot arrivando a Cyrano.
Una tecnica che vede prima il modello in Argilla, poi il controstampo in Resina o in Legno e infine, come il finale di una sinfonia, il Cuoio.
Obbligatorio vistarlo per tutti gli amanti del Teatro e della Commedia, vivamente consigliato a tutti gli amanti della cultura.
Masques et Subeversion
Da segnalare il dibattito online “ Masques et subversion- La Commedia dell’Arte, tra l’Italia e la Francia Dialogo tra Robin Summa e Carlo Boso, regista, e drammaturgo”, con l’intervento di Padre Louis-Xavier Ardillier, delegato episcopale alla cultura nel Vaucluse e cappellano degli artisti del Festival d’Avignon.
Evento organizzato il 7 Gennaio 2021 da Maschere Summa e da AIDAS (Academie internationale de arts du spettacle).
Moderatore: Héléna Chouraki, responsabile della missione culturale presso Institut français – Centre Saint-Louis -Roma.