Non dubito nemmeno per un momento di poter rimanere bruscamente sbalordito dalla travolgente difficoltà e complessità di uno studio accademico sugli argomenti trattati in questo prezioso libricino di Carlo Rovelli.
La comprensione delle scienze fisiche non è per forza un’impresa impossibile riservata a pochi eletti.
È per questo motivo che apprezzo ed ammiro smisuratamente grandi scienziati come Carlo Rovelli, che producono continuamente letteratura accattivante rivolgendosi a coloro che desiderano apprendere le scienze, in modo soft e divulgativo (senza assalti di mal di testa “cervellotici”).
Sette brevi lezioni di fisica è un esempio di un libro del genere.
Pubblicato da Adelphi nel 2014, questo piccolo volume di appena settantanove pagine è meraviglioso.
È conciso e comprensibile, pertinente ed espansivo. Le sette lezioni sono le seguenti: teoria generale della relatività, meccanica quantistica, il cosmo, le particelle elementari, la gravità quantistica, i buchi neri, la nostra esistenza alla luce di questi ultimi.
Consigliato a tutti. Da chi non sa nulla di questi argomenti a chi ne è esperto, chiunque può trarre vantaggio dalla lettura e dalla riflessione di queste tematiche.
Il libro di Carlo Rovelli
Rovelli descrive la fisica alla luce di un romanticismo spesso inesplorato – un esempio il confronto nella prima lezione della relatività di Einstein con l’Odissea di Omero o il Re Lear di Shakespeare. Lo scienziato si concentra non su ciò che è più importante per conquistare una profonda comprensione dei meccanismi dell’universo, ma piuttosto su ciò che è più importante per comprendere quanto sia mozzafiato, commovente (ma anche quanto sia confusa, bizzarra e controintuitiva) la realtà che ci circonda.
Ci racconta i passi da gigante che sono stati fatti nel corso della storia nella comprensione di questi meccanisimi, ed al tempo stesso quanto siamo ancora lontani dal capire il nostro universo.
Una profonda esplorazione della poesia del mondo naturale ovvero una letteratura che può ispirare una generazione di lettori a iniziare un viaggio verso l’alfabetizzazione scientifica, ma forse anche oltre.
Un esempio particolarmente intrigante risiede nella sesta lezione, dove Rovelli spiega la natura del tempo in relazione alla temperatura e alla termodinamica, in cui oltre a sottolineare la natura del tempo,confronta in modo affascinante il concetto di “qui” con il concetto di “adesso”.
In qualche modo, “Sette lezioni di fisica” riesce ad essere conciso, coinvolgente ed educativo. Consiglio vivamente questo libro a chiunque desideri imparare non solo come funziona la fisica, ma anche il motivo per cui dovremmo sviluppare la curiosità e la gioia di conoscere la realtà e il domandarsi relativamente ad essa ed ogni evento, semplicemente “Perchè”.
Sperimentare, vedere oltre e non avere paura.
Preparati a lasciarti ispirare da un’affascinante panoramica della comprensione dell’universo in continua espansione grazie alla scienza moderna e sempre con uno sguardo continuo e toccante su quanto ci resta da scoprire.
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