La canzone di Achille – recensione del libro di Madeline Miller

La canzone di Achille
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Edito da Feltrinelli, La canzone di Achille è un romanzo di Madeline Miller, scrittrice e insegnante di materie classiche che rielabora le vicende della guerra di Troia, filtrate dallo sguardo di Patroclo e attraverso la sua relazione con Achille.

In principio fu l’Iliade

Poema epico che narra le gesta gloriose degli eroi greci contro Troia, l’Iliade ci mostra, anche se brevemente accenni della relazione tra Achille e Patroclo. Dimenticate l’amore per Briseide visto nel riadattamento di Troy, la furia del guerriero greco era tale perché Agamennone, prendendo per sé Briseide, schiava di Achille, lo privava del suo bottino di guerra e di conseguenza del suo status di guerriero.

In realtà, sebbene non detto in maniera esplicita, tra Achille e Patroclo c’era sicuramente un legame speciale, un’amicizia e cameratismo, ma secondo alcuni studiosi, analizzando un episodio in particolare del poema: l’incontro tra Teti, madre di Achille, e il figlio dopo la morte di Patroclo. Secondo i versi, la dea rimprovera Achille per aver prolungato troppo il legame affettivo con Patroclo, portando avanti la consuetudine dei nobili greci di aprirsi all’amore omosessuale attraverso il legame con un erastès, un uomo più adulto che lo iniziasse alle gioie dell’amore. Il più giovane nella relazione era invece chiamato eròmenos. Tra i due eroi sembrerebbe esserci stato questo tipo di legame che tuttavia terminava non appena l’eròmenos prendeva moglie.

La canzone di Achille – ritratto dell’amore adolescenziale

Madeline Miller doveva aver letto di queste supposizioni quando scelse di dar voce all’amore tra due adolescenti, divenuti giovani uomini, in una Grecia selvaggia e mitica, fuori dal tempo. Il suo romanzo, narrato in prima persona da Patroclo, racconta con grande delicatezza le difficoltà della crescita in due giovani che, pur avendo condizioni di nascita e famiglie diverse, sentivano la solitudine e il peso del destino e che dovevano maturare e diventare uomini prima che guerrieri. Ma la prosa di Miller, pacata, ricca ed emozionante, mette anche in scena l’amore adolescenziale nella sua forma più pura: i primi sguardi, le labbra tremanti, il cuore palpitante e la rapita contemplazione dell’amato, considerata come “ sulla terra nera la cosa più bella come afferma Saffo nel frammento 16 (Voigt).

Ed è così che Patroclo guarda ad Achille, descritto nella sua bellezza ultraterrena che rifulge di oro, intessuto nei capelli e nell’iride degli occhi. I primi tentativi di avvicinarsi, il turbamento per la reciproca presenza, tutto viene descritto con dovizia di particolari, dando vita a una storia d’amore ricca di pathos e passione trattenuta.

Madeline Miller ci mostra una Grecia governata da uomini potenti, non tutti di animo nobile, per i quali l’onore e la vergogna dominano su ogni cosa. E se da un lato Patroclo è considerato debole e una vergogna per la sua casata, Achille incarna invece alla perfezione il concetto di kalokagathia, il guerriero bello e nobile a cui tutti aspirano.

Sarà solo grazie agli insegnamenti del centauro Chirone che anche Patroclo riuscirà a trovare una propria dimensione e a fare dell’arte medica il suo vanto e punto di forza, trovando una dimensione in un mondo in cui la gentilezza del suo cuore sembrava sempre fuori posto.

Al contrario di Achille, iroso, aggressivo, forte, acclamato da tutti eppure infinitamente solo, diviso a metà tra un padre mortale e una madre divina, frutto di un legame non di amore ma di violenza.

La canzone di Achille diventa così il ritratto perfetto della formazione di due giovani uomini, della difficoltà di relazionarsi con il mondo quando si è diversi e di un amore che sfida ogni cosa, anche la morte.

Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.