L’infanzia negata ai bambini Rom senza sogni né futuro costretti al lavoro e allo sfruttamento, all’esclusione sociale e l’analfabetismo.
Scene di Infanzia negata dei bambini Rom si vedono tutti i giorni nei campi, per strada, stazioni, autobus e metropolitane, dove questi bambini vengono costretti a chiedere l’elemosina dai genitori.
A fine giornata sono obbligati a raccogliere una precisa quota giornaliera, pena privazioni e punizioni. Un destino segnato fatto di povertà e futuro zero, una condanna alla schiavitù.
Altre problematiche legata a questi bambini che vivono nei campi nomadi abusivi dove spesso manca l’acqua potabile e l’elettricità, sono patologie legate alla precaria condizione igienico-sanitaria, asma, diarrea, bronchiti, ecc.
Si calcola in centinaia di milioni di euro il giro d’affare che ruota intorno all’accattonaggio imposto ai bambini Rom.
Infanzia negata e Diritto allo studio
I bambini dovrebbero frequentare la scuola, il diritto allo studio che dovrebbe essere garantito a tutti, nessuno escluso,
Invece è diventata la normalità vedere queste scene tutti i giorni, nel totale disinteresse delle istituzioni.
Un tema sensibile e difficile quando si tratta di bambini occorre fare molta attenzione.
A mio avviso, la speranza che le istituzioni possano risolvere questo problema sociale e i bambini possano frequentare scuole per avere un’istruzione e tolti dalle strade è impossibile.
La frequenza scolastica può cambiare la vita di queste persone, occasione per creare relazioni e amicizie, solo in questo modo hanno la possibilità di integrarsi nella società.