Il Teatro Romano di Minturno fa parte dell’antico insediamento romano di Minturnae, sito sulla via Appia nel punto di confine tra Lazio e Campania, in prossimità della foce del fiume Garigliano.
Il Teatro Romano di Minturnae
Il Teatro Romano, si trova nell’area archeologica di Minturnae e racchiude gran parte dei resti dell’antica città-porto, situata sulla sponda destra del fiume Garigliano.
All’interno del sito archeologico, oltre al Teatro Romano, si trova un tratto della via Appia costruito in blocchi di lava basaltica, i resti del Foro Repubblicano e del Foro Imperiale.
Inoltre ci sono i resti del Capitolium (dedicato a Giove, Giunone e Minerva), il Macellum (mercato), delle Tabernae, ed il complesso termale del II secolo d.C.
Il maestoso Teatro Romano, struttura risalente al I secolo d.C., poteva accogliere all’epoca del suo massimo splendore più di quattromilacinquecento (4500) spettatori.
Ausoni, Sanniti e Romani
L’antico sito di Minturnae, era un importante città degli Ausoni, posizionata sulla pianura ai piedi dei monti Aurunci e fu alleata dei Sanniti contro Roma.
Dopo alcune battaglie, la popolazione aurunca, fu sconfitta e la città divenne una colonia avente funzione di controllo della via fluviale.
Di conseguenza, trovandosi in prossimità della foce, controllava la via più facile per la comunicazione con la Campania Felix.
Crocevia di prodotti agricoli ed ittici
La posizione a ridosso della foce del fiume Garigliano, ne fecero un centro di mercato in cui arrivavano i prodotti agricoli della pianura e quelli delle zone interne montuose.
In età imperiale sviluppò la sua fortuna maggiore nel commercio, come importante nodo fluviale-marittimo.
Poi verso la fine del VI° Secolo d.C., venne abbandonata per l’insicurezza e l’incuria delle opere pubbliche ed i pochi abitanti sopravvissuti, si trasferirono sulla collina dove è ubicata l’attuale Minturno.
Inizio Scavi Archeologici
Nel 1931-33, con gli scavi condotti dall’Università della Pennsylvania, sono venuti in luce gli elementi fondamentali della città romana pertinenti il Foro, sul decumano massimo, rappresentato dalla via Appia, e una cinta quadrata in muro poligonale di 180m di lato: questa doveva essere il sito dell’originario centro aurunco
Nell’area di espansione ad occidente, si apriva una porta gemina, punto di arrivo dell’acquedotto su archi ben conservato, proveniente da Spigno, lungo 11 chilometri.
Antiquarium
Nell’ambulacro o Antiquarium sotto la cavea del teatro sono esposti reperti epigrafici, tra cui liste ci commercianti di vari porti del Mediterraneo, sculture ed una raccolta di monete provenienti dal fiume, gettate in segno augurale al suo passaggio.
Nell’Antiquarium ci sono anche sculture, ex voto, statue acefale, epigrafi e numerosi reperti, rinvenuti nel secolo scorso a Minturnae, nel centro urbano di Scauri e nella zona di Castelforte.
Purtroppo, sono scarse le conoscenze sugli approdi e sulla parte sinistra del fiume Garigliano.
Su di esso si può ammirare il restaurato Ponte borbonico sospeso su catene di ferro, primo esempio in Italia di Ponte in lega di ferro, progettato da Lugi Giura ed inaugurato nel 1832 dai Borbone.
Informazioni Utili:
Indirizzo: Via Appia Km. 156 – Telefono: 0771/680093 0771/622239
Orario di apertura: dalle 9.00 alle 18.30 – Costo del biglietto: € 5,00 intero
Riduzioni: € 2,50 età compresa tra i 18 e i 25 anni – Gratuito per età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65
Fonti:
Appunti dell’Autore
Sito del Ministero dei Beni Culturali
Wikipedia
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