DALLA, Il ritorno del mitico capolavoro

LUCIO DALLA, A 40 ANNI DALL'USCITA RIVIVE L'ALBUM "DALLA"
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Durata della lettura: 4 Minuti

Il 13 novembre scorso Sony Music, ha ripubblicato in edizione limitata rimasterizzata, in occasione del quarantesimo compleanno, uno degli album più belli della canzone italiana che prende il nome dall’omonimo artista che l’ha firmato, il grande ed immenso DALLA.

Il disco viene pubblicato originariamente nel 1980 per la RCA, prodotto da Sandro Colombini, risulterà, poi, l’opera più venduta dell’anno.

Post in breve

E’ il nono album del cantautore Bolognese. Suonano Musicisti come Ricky Portera, Ron e Gli Stadio.

Si tratta dell’album con la famosa copertina in cui appare un primo piano in bianco e nero dell’artista, con in testa una coppola, e i suoi immancabili occhiali.

Nei testi di quest’opera viene narrata la vita dei comuni mortali nel bene e nel male, le gioie e i dolori, le speranze e le vergogne delle persone e della società, il tutto su di un groove musicale dalla ritmica travolgente che al tempo stesso lascia spazio a delle melodie commoventi.

E non è un caso che il disco sia attualissimo, perchè i grandi artisti, si sa, guardano sempre lontano nel tempo; infatti un tema caro alla musica di quegli anni ( ma anche a tutta l’umanità e soprattutto in questi tempi),viene riassunto in un brano cult del disco : Futura.

Copertina Album ” DALLA”

La Canzone venne scritta quando Dalla si trovava a Berlino nel 1979, seduto su una panchina davanti al famoso muro.

Era l’epoca della guerra fredda con l’Europa divisa tra il blocco capitalista e quello comunista. Una divisione non solo ideologica ma anche fisica rappresentata dal muro.

Lucio si immaginò o probabilmente intravide due giovani innamorati, felici ma allo stesso tempo un po’ insicuri, seduti su di una panchina, ed ebbe l’idea di scrivere una canzone sulle paure che potevano avere i giovani d fronte ad un futuro incerto.

Due innamorati si cercano, le aspettative di una vita, si pensano, non devono avere paura del domani:

nascerà e non avrà paura nostro figlio, chissà come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani, si muoverà e potrà volare, nuoterà su una stella, e se è una femmina si chiamerà Futura.

Ultima Luna

Quel futuro che la musica di quegli anni riassumeva nel “No Future” del Punk dei Sex Pistols, ma anche delle speranze e dei sogni in cui Dalla accenna nell’Ultima luna, canzone del precedente disco in cui ci dice: “Con grandi ali prese la luna tra le mani, tra le mani , e volò via e volò via Era l’uomo di domani”.

Ma “Futura” è il brano conclusivo del LP.

Lucio DALLA

Balla balla ballerino, è un encomio al ballo ; attendiamo la seconda traccia e al Parco della Luna giunge Sonni Boi, con i cavalli di legno e la sua donna Fortuna, “a metà strada tra Ferrara e la luna”, a seguire il pianoforte nella Sera dei miracoli, tra i vicoli di Roma in una notte speciale.

Il viaggio continua tra la ricerca del cuore bandito, in conflitto con la solitudine e il lasciarsi andare all’amore tra il brano Mambo e Meri Luis:


“Adesso mio Dio, dimmi cosa debbo fare se devo farla a pezzi questa mia vita oppure sedermi e guardarla passare. Però la vita, com’è bella e com’è bello poterla cantare”.


Altro brano non meno importante è Siamo dei, un diverbio tra due persone annoiate o forse arrabbiate in chiave Pop , tra studio, mare, lavoro, mediocrità, riscatto e amore, tra sentimenti, passioni e dolori, giocano a chi sembra essere più perfetto.

Forse la canzone più Romantica di Lucio Dalla arriva alla traccia numero due del lato B del long playing: CARA .

Dalle prime parole si può intuire tutto: lo smarrimento della ragione e il sentimento perenne:

“Cosa ho davanti, non riesco più a parlare, dimmi cosa ti piace, non riesco a capire dove vorresti andare, vuoi andare a dormire”.

Un grande capolavoro da ascoltare almeno una volta nella vita.

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Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.