Gerardo Rossi, il primo agripizza italiano è nel paese di San Pio

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Il primo agripizza italiano è del casertano Gerardo Rossi nel paese di San Pio tra storia, religione e tradizione. Nel paese di San Pio il primo agriturismo della pizza italiano è nato dall’idea del casertano Gerardo Rossi, pizzaiolo da cinque generazioni che nel 2020 dà il via a questo originale e genuino progetto che valorizza questo piatto tradizionale con l’utilizzo di prodotti a km 0.

Un progetto oggi seguito e replicato da altri pizzaioli, in Campania e non solo, che ha le sue radici nel Sannio, terra benedetta dal terreno fertile e dal clima adeguato, meta di pellegrinaggi per i santi natali che accolse, luogo scelto da un casertano esperto pizzaiolo e conoscitore dei prodotti della terra, delle loro caratteristiche e dell’importanza della stagionalità e della genuinità. Qui affonda le radici l’agripizza “Radici”, un luogo dove gli ingredienti utilizzati riportano il palato ed i pensieri a sapori antichi, veraci e puri, esaltando e valorizzando un impasto base gustoso e leggero, che porta chi lo assaggia a voler tornare per provare le diverse combinazioni del menu proposto, tanto variegato quanto adeguato al ciclo delle stagioni, rispettando la natura ed il suo corso.

ha intrapreso questa avventura culinaria

Circa 2 anni orsono, infatti, il pizzaiolo Gerardo Rossi ha intrapreso questa avventura culinaria aprendo la prima pizzeria agricola italiana, un luogo dove la qualità incontra la tradizione. Radici, già nel suo nome, racchiude l’amore per la terra, le radici profonde delle origini e la storia autentica. Gerardo ha la cucina nel sangue, proviene da una famiglia che da ben cinque generazioni vive tra forni e fornelli. La sua passione per la pizza risale addirittura al trisavolo Umberto Del Buono, che nel lontano 1870, insieme al pizzaiolo Esposito, creò la famosissima “pizza Margherita”. Pomodori e carciofi sono due perni fondamentali della sua pizzeria agricola, ortaggi che utilizza non solo freschi ma anche trasformati utilizzando metodi di conservazione biologici. Così sono nate le varie conserve di pomodoro, dal datterino al passato, al pelato, che garantiscono per tutto l’anno il sapore genuino che, diversamente, si potrebbe avere solo d’estate. Punta di diamante è il carciofo di Pietrelcina, presidio Slow Food, che nel periodo primaverile si può gustare sulle sue pizze in tanti modi diversi. Gli estratti di questi carciofi vengono utilizzati inoltre per la produzione del suo ormai noto amaro al carciofo di Pietrelcina.

Ciliegina sulla torta che si unisce agli altri prodotti in conserva che vengono proposti

Anche l’olio di Ortice è a km 0, grazie a una produzione di olive bianche locali. Salumi e formaggi provengono tutti da aziende del territorio, completando il ventaglio di ingredienti necessari a realizzare pizze per ogni palato, che coniugano abbinamenti equilibrati e un tocco di fantasia. In primavera sarà pronto un orto su un terreno biologico, visibile dalla pizzeria, illuminato anche di sera, dove saranno coltivati ben quattro varietà di pomodori, melanzane, zucche, zucchine, fiori di zucca, basilico, cicoria e tanti altri ortaggi da utilizzare per condire le pizze nel rispetto della stagionalità dei prodotti. Un sistema integrato virtuoso, dal produttore al consumatore, unico nel suo genere. I clienti vedranno, stando in pizzeria, dove crescono i prodotti che trovano sulle pizze che scelgono. La scelta delle pizze è varia, così come la carta dei vini, con una scelta oculata di cantine selezionate.

Per chi preferisce abbinare la birra

da “Radici” si trovano due birre artigianali realizzate appositamente per questa agripizzeria che ha saputo valorizzare il territorio in tutti i suoi aspetti, scegliendo solo prodotti di qualità e laddove è possibile, prediligendo l’unicità. Le pizze di Radici porta con sé il patrimonio culinario di una famiglia devota alla creazione di sapori autentici. Per questo mangiare una pizza qui è un viaggio attraverso la storia della pizza e di questi luoghi, una conoscenza di un pezzo d’Italia passando attraverso la ricchezza della sua terra, che racconta la vita scandita da ritmi lenti e dal trascorrere delle stagioni. Un micromondo in cui la grande varietà dei prodotti che la terra offre lo rende autosufficiente e in grado di fornire, partendo dalla pizza, una panoramica enogastronomica sana, genuina, equilibrata e a metro 0 più che a km 0.

Per saperne di più : 

https://www.facebook.com/radicipizzeriagricola

Author: Daniela Del Prete

Nasce a Napoli nel 1975. Giornalista, svolge il suo ruolo come Ufficio Stampa di vari Eventi in Campania. Per la sua dedizione e professionalità ha ricevuto il Premio Special Award alla 76° biennale di Venezia, il Premio a Barcellona per la sua web tv Dagal Social ed il Premio Eccellenze Istituzionali nel 2022.