Il migliaccio, dolce casalingo tra Sacro e Profano

Il Migliaccio
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Il migliaccio il dolce casalingo che viene preparato durante il periodo di Carnevale, una festa in cui sacro e profano si confondono.  

Il migliaccio dolce è una torta di semolino tipica del Carnevale napoletano anche se ne esistono alcune versioni di altre regioni italiane ed ha origini molto antiche, il nome deriva dal “miglio“, il cereale da cui si otteneva la farina, che era impiegata in altre numerose preparazioni.

Oggi si usa generalmente il semolino, fatto cuocere in un composto di latte e burro quindi amalgamato ad altri basilari ingredienti quali uova, zucchero e ricotta, profumato agli agrumi e vaniglia, dalla consistenza molto simile ad una polenta, cremosa e morbidissima che si scioglie in bocca e piace ai grandi e ai piccini per il suo sapore particolare, delicato e fortemente aromatico.

Gli ingredienti utilizzati per il migliaccio sono gli stessi che si trovano nel ripieno della sfogliatella napoletana, per questo motivo il dolce, in alcune zone della Campania, è conosciuto anche come “sfogliata”.

La ricetta originale del migliaccio napoletano viene tramandata di madre in figlia.

Fondamentale per la sua riuscita non avere grumi nell’impasto, che deve risultare quanto più liscio possibile.

Il migliaccio viene preparato tradizionalmente a Carnevale e precisamente per il martedì grasso ma anche in tante altre occasioni antecedenti la Pasqua.

Ad iniziare dal 17 gennaio, festività di Sant’Antonio Abate, l’Eremita che strappa i peccatori dal fuoco, è il primo evento del nuovo anno in cui viene preparato.

Dal Nord al Sud il Santo viene festeggiato con la benedizione degli animali e l’accensione dei falò che segnano l’inizio ufficiale del Carnevale e quindi il dolce migliaccio fa la sua prima comparsa sulle tavole partenopeo.

A Casalnuovo di Napoli invece il migliaccio viene preparato per la domenica antecedente la festività di San Biagio (3 febbraio), in occasione della tradizionale processione del Santo per le vie cittadine.    

Non avendo lievito è un dolce al cucchiaio che però ha una sua consistenza e si può anche tagliare tranquillamente a fette, si conserva per giorni senza mai perdere il suo sapore favoloso e la sua umidità.

Morbido, fresco, leggermente zuccherato e dagli ingredienti poveri con un profumo prelibato da abbinare ad un bellissimo vino dolce prodotto con le uve di Fiano passite, un passito di Pantelleria o una malvasia delle Lipari che si caratterizzano per le note dolci e i profumi agrumati e speziati, oppure servito con un vino liquoroso, ad esempio con del Marsala o del Vin Santo.

Author: Pasquale Equestre

Scrive articoli di food&beverages, eventi e tutto quanto fa cultura per passione. Sommelier AIS che collabora con noi anche nella scelta dei vini proposti in abbinamento al sano cibo italiano. Ogni volta che scrive un nuovo articolo, si immerge completamente nel tema, cercando di trovare i dettagli più interessanti e curiosi da condividere con i suoi lettori.