Franco Battiato, un nome che ha scolpito la Musica e la Cultura, con la m e la c maiuscola, degli ultimi quarant’anni.
Ci ha fatto vagare per i campi del Tennesse, abbiamo conosciuto i Dervisci, abbiamo passeggiato tra Alexander Platz e la Prospettiva Nievsky fino alla Via Lattea.
Il 18 Maggio nella sua Sicilia, il Maestro ci ha lasciato per il suo viaggio più illustre.
Musicalmente parlando, Battiato, ha sdoganato, con il suo genio e la sua bravura, una serie di temi mai affrontati prima dalla canzone Pop e soprattutto dalla canzone italiana.
Battiato e Giusto Pio
Proveniva dalla sperimentazione, dal Progressive, ed insieme a Giusto Pio negli anni 80, grazie alle sue ricerche, riuscì a creare una nuova forma di canzone popolare.
Canzone che diviene vera e propria poesia con dei testi paragonabili alle liriche che studiamo oggi nelle scuole ai licei. Temi come la spiritualità, il tempo e la mistica erano stati sempre appannaggio di generi “di nicchia”.
Fermo restando che il maestro compose le canzoni d’amore più belle e struggenti del panorama musicale moderno.
Parole e testi che nel tempo avrebbero acquisito degli arrangiamenti orchestrali degni della più romantica musica classica di metà ottocento.
Ma Battiato non era solo tutto questo.
Nella comunicazione delle sue idee e dei suoi pensieri, possiamo cogliere l’invito alla riflessione, alla considerazione del concetto di essere umani, di vivere la vita nel profondo della sua essenza e senza superficialità, con spunti di pensiero anche sul significato della morte (vedi un suo bellissimo documentario intitolato il bardo). Capire il mondo, vivere le proprie emozioni, ricercare e studiare.
Un Ricordo
Il primo concerto di Battiato a cui ho assistito fu a Napoli nel 2004 al teatro Palapartenope, avevo da poco compiuto diciotto anni, ed ero con gli amici di sempre; la potenza di canzoni come “e ti vengo a cercare”, “via lattea”, “ l’animale”,” “un’altra vita” e tutti i suoi grandi classici, risuonavano non solo al ritmo di sette ottavi come nei valzer viennesi di Voglio vederti danzare, ma con la cadenza di tutti i tempi della musica, che con grande emozione scandiva i battiti del cuore degli spettatori.
La Politica
Il cantautore siciliano ha anche più volte denunciato il degrado della politica e dei costumi della società moderna in moltissimi brani, primo fra tutti “Povera Patria”.
Cercò da buon pensatore e uomo di cultura, di contribuire anche in quel senso e per cambiare le cose, cimentandosi brevemente in un esperienza politica.
<<Qualcuno si è inventato la storia per cui sarei di destra, non è vero», affermava Battiato in un’intervista del 2005 . «Se uno legge bene le mie cose sa da tempo che sono un proletario dello spirito. >>
Metafisica e spiritualità
Dallo spirito partono sue profondissime riflessioni.
Nelle sue interviste e nei suoi brani possiamo ascoltare un mondo fatto di metafisica, di concezioni spirituali che vanno aldilà delle religioni, senza precise codificazioni ne paratie stagne.
E’ un cammino continuo, dove niente è assodato, statico. Quando qualcosa, un pensiero o un’intuizione mi fa vibrare, la raccolgo e la trattengo. La custodisco».
Pensieri ed intuizioni che grazie alla sua musica arricchiranno le nostre anime e custodiremo sempre nei nostri cuori.