Il faro di Miseno che illumina il golfo di Pozzuoli

Il faro di Miseno che illumina il golfo di Pozzuoli e il canale di Procida.
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Capo Miseno è quel promontorio che si trova a ridosso del mare, e rappresenta la punta estrema della penisola flegrea.

Grazie alla sua posizione strategica, il faro di Miseno, illumina il golfo di Pozzuoli e il canale di Procida.

Il faro come lo si vede oggi, è in piedi dagli inizi del 1800 e fu edificato con l’obiettivo di rendere visibile il passaggio attraverso uno dei canali più trafficati della nostra penisola.

In realtà la storia del faro di Miseno che illumina il Golfo di Pozzuoli ha inizio nel 1500.

In origine era una torre di avvistamento contro i Saraceni

Per volere dei Viceré di Napoli, furono fatte costruire ben 366 torri, che consentivano alla popolazione di vigilare e quindi difendersi dai numerosi attacchi dei Saraceni.

Di quelle 366 torri, solo una rimase intatta ed era posizionata quasi alla sommità del promontorio, quella che si trasformerà nel Faro di Capo Miseno.

Il Decreto Regio

Moltissimi anni dopo, con il Decreto Regio del 1910, il re Vittorio Emanuele II° dispose il passaggio del faro dalla gestione del Servizio Fari, alla Regia Marina Militare.

Poi, nel 1915, dopo aver attuato una serie di opere di ammodernamento e per garantire una maggiore sicurezza agli spostamenti in mare, il faro fu affidato all’Ispettorato dei Fari e dei segnalamenti marittimi, con sede a Napoli.

Arriva la Seconda Guerra Mondiale

Nel 1943, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, il faro fu completamente raso al suolo dai bombardamenti degli aerei tedeschi.

Fortunatamente, fu interamente ricostruito nel 1948, e così quello che vediamo oggi non è il faro originario, ma una sua versione più moderna.

Il Panorama

Da questo promontorio è possibile affacciarsi sul golfo e vedere a poca distanza Procida, Ischia e poi Capri ed il Vesuvio.
Situato su di una parte di costone bianco, il faro costituisce un punto strategico ed un importante elemento di riferimento per quanto riguarda la rotta obbligatoria verso le isole.

Il Faro di Miseno visto da Procida

Come visitare il Faro

Il promontorio, rappresenta un luogo incantevole, molto romantico, che all’imbrunire diviene ancora più spettacolare. 
Il faro, oggi è avvolto da un fascino magico ed é possibile assaporare questa atmosfera visitandolo nelle rare occasioni con dei tour organizzati.

Le Escursioni

Tutta la zona che circonda il Faro di Capo Miseno, è da visitare almeno una volta, se ci si trova in zona.

Per godere a pieno e senza fretta di tutto il panorama, vengono organizzate delle vere e proprie escursioni che hanno come meta, la sommità del promontorio.

Per accedervi, è necessario attraversare una galleria moderna che termina su una terrazza che affaccia proprio sul faro.

Da qui è possibile raggiungere il faro, attraverso due sentieri panoramici. 

Conviene farci una passeggiata perché il lavoro dei faristi sta man mano scomparendo, lasciando il posto a nuovi automatismi e facendo quasi sparire la suggestione di questi luoghi impenetrabili e misteriosi. 

Il Faro di Miseno visto da Pozzuoli

Come raggiungere Capo Miseno

Con la Cumana: dalla stazione di Napoli-Montesanto prendere linea Napoli-Torregaveta ed uscire alla fermata Baia, da qui proseguire in autobus, molte linee portano al faro.

In Auto: da Napoli si segue tangenziale direzione Pozzuoli, uscita numero 14 – Pozzuoli-Arco Felice-Bacoli.

Non mi resta che augurarvi una buona visita…

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Tammaro Landolfo (Marino)

Author: Tammaro Landolfo (Marino)

Nasce a Napoli, nel mese di Aprile del 1972. Ha conseguito studi in Elettronica ed è impiegato nel settore delle Telecomunicazioni. Ambientalista convinto, è impegnato da oltre quattordici anni nelle battaglie contro gli svernamenti illegali ed i roghi tossici in " TERRA DEI FUOCHI". Dedica molto del suo tempo libero alla Cittadinanza Attiva, organizzando incontri, manifestazioni ed eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ha dato vita a vari Comitati Cittadini, ed è il Fondatore ed il Presidente in carica dell'Associazione " BICI PER LA CITTA’". Di conseguenza ama la Bicicletta e la usa come mezzo di locomozione per i piccoli spostamenti in Città. Non per altro la manifestazione più importante nata da una sua idea, è la " BICI IN CITTA' ", una pedalata ecologica che si tiene due volte l'anno a Frattamaggiore (Na). Le altre passioni sono il raccontare le proprie escursioni, i suoi viaggi o semplicemente le scene di vita mentre accadono, attraverso la fotografia e la scrittura di articoli. Per cui ha deciso di collaborare con la nostra testata per un periodo lungo e si spera proficuo.