Il Colonnello Biagio Chiariello resta senza protezione
A distanza di poco più di un anno in cui fu concessa la scorta al Comandante Della Polizia Municipale Biagio Chiariello per quel le minacce subite, succede un episodio raccapricciante.
Dopo quel famoso manifesto funebre, fatto ritrovare presso il comando della Polizia Municipale di Arzano in cui si annunciava il decesso del Colonnello Chiariello, gli viene revocata la scorta.
La situazione inerente alla criminalità organizzata in quel di Arzano non è cambiata e pur qualcuno ha deciso che dal 12 aprile, non fosse più necessaria la scorta a Biagio.
Desta preoccupazione e molta angoscia la decisione intrapresa.
Biagio Chiariello, la sua definizione di servitore dello Stato
Parliamo di un uomo che si definisce. “Un servitore dello Stato che la divisa la porta cucita addosso”.
La sua attività in un territorio difficile, le sue inchieste hanno portato a smantellare alcuni sistemi criminali radicati da anni.
Non a caso, si parla spesso della città di Arzano, dalla data del suo insediamento.
Le sue battaglie contro gli occupanti abusivi degli alloggi popolari vicini ai clan denunciati.
Il suo sottrarre le ricchezze (redditi cittadinanza, residenze, ecc), l’occuparsi di alcune aziende di pompe funebri e di alcune persone frequentatori dei clan, hanno fatto sorgere il “Sistema Arzano”.
Preso ad esempio anche dalle alte cariche dello stato che lo rappresentano in Campania.
Le manifestazioni di solidarietà al Comandante non si sono fatte attendere.
Il mondo della società civile, le associazioni di volontariato, le organizzazioni, gli amici di sempre hanno fatto quadrato, intorno a Lui.
La dichiarazione del Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli
…“Non vogliamo sostituirci a chi, istituzionalmente, è responsabile della sicurezza ma non possiamo non dire che la revoca della scorta al comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, ci preoccupa e ci lascia perplessi.
Anche se i vertici del clan della 167 di Arzano sono in carcere, familiari e sodali dei Monfregolo sono liberi.
E vivono ancora nelle case occupate abusivamente in quella 167, proprio dove il Comandante vuole ristabilire il rispetto della legge.
L’ambiente di Arzano è tutt’altro che bonificato.
Proprio di recente abbiamo manifestato la nostra solidarietà a Giovanni, il commerciante che ha denunciato gli estorsori che gli avevano chiesto 2.000 € al mese per poter lavorare.
E per un commerciante che denuncia, tanti altri non lo fanno tanto che i parroci di Arzano hanno invitato commercianti e imprenditori a seguire l’esempio di Giovanni denunciando i camorristi. Siamo sicuri che, in questo clima, il Comandante della polizia municipale possa continuare a fare il suo dovere?
Chiediamo al Prefetto di Napoli che presiede il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica un approfondimento per valutare se revocare la scorta a Biagio Chiariello sia davvero la scelta migliore”…
Le considerazioni
Ormai da una settimana il Comandante Chiariello è senza scorta
Questo evento, in una realtà come quella di Arzano farebbe cadere le braccia, anche ai più forti.
Non bisogna dimenticare che il Comandante Chiariello dovrà affrontare molti processi per le denunce effettuate.
Certo la scorta non è dovuta se la commissione ritiene che la situazione di pericolo si sia normalizzata.
Ma siamo sicuri che ad Arzano la quotidianità si ritornata “normale”?
Il Dott Chiariello è sicuro che questo non è successo.
Per cui si spera che il provvedimento di revoca della scorta venga rianalizzato e rivisto profondamente.
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TAMMARO LANDOLFO (MARINO)
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