Gricignano di Aversa, i contrari al nuovo biodigestore:
“abbiamo già pagato abbastanza, agiamo prima che sia troppo tardi”.
Se verrà realizzato l’impianto ci saranno effetti molto seri e gravi, sulla salute dei cittadini e sulle economie del territorio.
Le 110 mila tonnellate di rifiuti da dove arriveranno?
Altra paura, è che il sito sarà gestito da privati, quindi si perderebbe del tutto il controllo su ciò che succede all’interno del sito.
Possiamo e dobbiamo fermare questo progetto , se ci dimostriamo preparati.
La domanda su cui dobbiamo continuare a pretendere una risposta deve essere:
A chi conviene questo progetto del biodigestore?
Al “partito del biodigestore” vuole l’impianto con la sola ipotesi di fare dei soldi.
Si è costituito il comitato cittadino “NoBiodigestoreGricignano”al fine di opporsi alla costruzione di impianti di biodigsetore sul nostro territorio.
Gli Organizzatori del comitato
Andrea Affinito, Francesco Paolo Barbato, Gennaro della Gatta, Mario Galgani, Andrea di Ronza, Giovanna Moretti, Sigismondo Moretti, Francesca Tessitore si sono dichiarati intenzionati a promuovere ogni iniziativa utile e necessaria volta ad evitare la costruzione di tali impianti.
Inoltre contrari a qualsiasi altra iniziativa progettuale ad oggetto il trattamento di rifiuti da FORSU o speciali o di qualsiasi altra natura, nei contesti territoriali a ridosso dei centri abitati o produttivi locali, agendo anche attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e degli Organi Istituzionali.
Domenica mattina, 6 dicembre per chi legge, si è tenuta una prima riunione con le altre associazioni, Comitato Aria Pulita, Idee in comune, Il sole è Nato, Grecina, ARCADIA, la vicesindaco Anna Michelina Caiazzo ed alcuni cittadini attivi e sensibili a questa problematica.
Un confronto aperto e costruttivo, dove si sono gettate le basi per una collaborazione intensa e fattiva al fine di vincere la battaglia contro il Biomostro.
La vicesindaco ha dettagliato l’iter autorizzativo in corso e le azioni fino ad ora intraprese.
Grande spazio della discussione è stato dato alle azioni da intraprendere, sia dal punto di vista comunicativo e di sensibilizzazione della cittadinanza, sia di contrasto procedurale all’approvazione del progetto.
Molto c’è ancora da fare, tanti gli spunti da approfondire e tante le armi legislative che se ben utilizzate possono bloccare l’iter autorizzativo.
E’ stato messo l’accento sulla questione urbanistica dove i due punti cardini sono l’approvazione del nuovo PUC e la modifica dell’ar.t 50 del vigente regolamento urbanistico che possono rappresentare armi utilissime a fermare il proseguirsi del progetto.
Ci saranno altre occasioni, comunque, per far sentire la propria voce: il comitato cittadino organizzerà nuovi incontri informativi, raccolte firme, e azioni in consiglio comunale.
“Il nuovo impianto impatterà sulle vite dei Gricignanesi e non solo da qui al futuro, e su tutti coloro che, hanno deciso di vivere e lavorare in zona. Agiamo ora, prima che sia troppo tardi per poter tornare indietro davvero”.