Greco di Tufo, corposo vino di montagna irpina

Greco di Tufo, corposo vino di montagna irpina
Durata della lettura: 2 Minuti

Il Greco di Tufo è uno dei più importanti vini bianchi della Campania, di struttura, persistenza e personalità.

Viene prodotto nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Tufo (da cui il nome), Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato
Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni, tutti in provincia di
Avellino, con le uve dei vitigni Greco (minimo 85%) e Coda di Volpe
bianca
.

Vino dal colore giallo paglierino intenso, odore gradevole, intenso, fine, caratteristico dal sapore secco e armonioso.

Un vino spettacolare che beneficia anche del massimo marchio di qualità nell’ambito enogastronomico, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

Questo vino può vantare anche di essere uno dei pochi vini bianchi italiani che si prestano all’invecchiamento.

Gradazione minima: 11,5°

Abbinamento

L’abbinamento con il cibo del Greco di Tufo dipende, come per tutti i vini, dal tipo di vinificazione come dall’invecchiamento.

Le versioni più piene e mature si sposano con secondi piatti di pesce particolarmente saporiti come pesce spada alla griglia, rombo al forno, spigola a forno.

Nelle declinazioni più fresche è proposto in abbinamento ai primi piatti con pasta fresca ai funghi porcini, pasta pesto con i pinoli e il classico spaghetto con vongole veraci.

Ideale anche con risotti e formaggi non stagionati e molli.

Spumante -Brut – Extrabrut

Per la prima volta, nel 1926, il Greco di Tufo fu spumantizzato con il metodo classico.

Con il metodo della rifermentazione in bottiglia (metodo classico) si
ottiene il tipo “spumante”, “brut” o “extrabrut”, dalla spuma fine e
persistente; colore giallo paglierino più o meno intenso con riflessi
verdognoli o dorati; odore caratteristico, gradevole, con delicato sentore
di lievito; sapore sapido, fine e armonico.

Affinamento obbligatorio (in bottiglia): trentasei mesi, a decorrere
dal 1° novembre dell’anno della vendemmia.

Gradazione minima: 12°

Abbinamento

Ottimo come aperitivo, grazie alla sua struttura e a un lungo affinamento sui lieviti, si abbina bene a tutto pasto; dagli antipasti, ai piatti di pesce e alle carni bianche delicate.

Ideale l’abbinamento territoriale con la pizza.

Se Dio avesse proibito il vino, perchè mai l’avrebbe fatto così buono?

— Cardinale Richelieu

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    Author: Alessandro Cannavacciuolo

    Nasce a Napoli nel 2000. Giovane dalla buona dialettica e ottima comunicazione sociale. Laureato con il massimo dei voti in Scienze Gastronomiche Mediterranee presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Agraria: il suo obiettivo è intraprendere una carriera professionale nell’ambito manageriale della ristorazione. Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Esperto in Social Marketing del Food & Beverages.