Festival dello Sviluppo Sostenibile: a Roma l’evento di chiusura

Durata della lettura: 2 Minuti

Ieri si è concluso il Festival dello Sviluppo Sostenibile (Asvis) con una conferenza nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, a Roma. Una giusta transizione, seguendo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, deve includere l’aspetto sociale, ecologico e digitale.

Anche quest’anno l’evento, giunto ormai all’Ottava edizione, ha raggiunto numeri da record, con oltre 900 gli eventi organizzati in sei città italiane: Ivrea, Torino, Bologna, Milano, Palermo e Roma.

Il successo del Festival dello Sviluppo Sostenibile sui social

Il Festival è esploso sui diversi media, dalla televisione ai social. Ad esempio, con la campagna “È il momento di aprire gli occhi #Guardiamoalfututo”, l’evento ha ottenuto oltre 80 milioni di impressions. In più l’Asvis ha lanciato un nuovo podcast, «L’elefante nella stanza», con un focus sul continente africano, in cui si smontano 10 stereotipi su tematiche come climate change, migrazioni e cooperazione internazionale. Infine, in occasione dell’Overshoot Day del 19 maggio, è stato creato un contenuto che valorizza i dati del Rapporto di Primavera, che ha riscosso 300mila impressions e più di 30mila like.

Politica italiana in ritardo e inadeguata

Il Rapporto di Primavera evidenzia il ritardo dell’Italia rispetto ad altri Paesi. Come ha spiegato Enrico Giovannini, ex Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, le politiche adottate negli ultimi 18 mesi non sono in grado di produrre i risultati previsti dalla nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile adottata dal governo. Il Festival ha dimostrato che il contenuto dell’Agenda 2030 non è attuale, sebbene sia fondamentale per aggregare e stimolare riflessioni e promuovere l’azione. In questa cornice i giovani, così come le stesse imprese, hanno un ruolo cruciale, perché dotati di una perspicacia e di una consapevolezza maggiore della situazione attuale rispetto alle vecchie generazioni. La stessa UE ha fatto passi molto importanti in questi anni, se si pensa al programma Next Generation EU, che ha fatto aumentare il tasso di occupazione dei giovani in Italia.

Le proposte dell’ASviS

  1. Accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030, attuando un Piano per l’accelerazione trasformativa verso gli SDGs nella prospettiva del “Patto sul futuro”.
  2. Perseguire e realizzare una transizione ecologica “giusta”, che si basa sull’evidenza scientifica e sul consenso rispettando, al contempo, gli accordi internazionali e il principio di giustizia tra le generazioni.
  3. Rendere la politica industriale il motore della transizione europea e aumentare l’applicazione degli investimenti sostenibili e degli standard di rendicontazione della sostenibilità, favorendo la trasformazione e la digitalizzazione delle PMI.
  4. Attuare il pilastro dei diritti sociali e contrastare le disuguaglianze, ponendo in primo piano la formazione e l’istruzione.
  5. Implementare riforme istituzionali a favore di una maggiore integrazione europea e di un’ampliamento della democrazia partecipativa.
  6. Ampliare la capacità d’investimento pubblico e privato dell’UE al fine di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
  7. Rafforzare l’impegno dell’UE per conseguire gli SDGs in un quadro istituzionale multilaterale che prevenga i conflitti e promuova la pace, emettendo il debito comune per lanciare un piano europeo di sviluppo sostenibile dell’Africa, perseguendo anche il “Patto Globale Digitale”.

Author: Alessandra Romano

Alessandra Romano nasce a Napoli nel 1999. Laureata magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica e con un master in Giornalismo scientifico presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Scrive articoli per riviste e blog scientifici.