Falerno del Massico, il vino più noto, apprezzato e costoso dell’antichità.
Infatti gli antichi romani usavano conservarlo in anfore chiuse da tappi muniti di targhette (pittacium) che ne garantivano l’origine e l’annata.
Si può considerare il primo D.O.C. dell’enologia mondiale.
Il vino Falerno, oggi, è senza dubbio, una delle perle della enologia italiana; dal sapore pieno, completo, elegante.
L’area di produzione è estremamente limitata, comprendendo solo 5 comuni, tutti in provincia di Caserta, nei terreni collinari ben esposti e si ottengono i seguenti tipi di vino:
Falerno Rosso
Ottenuto con le uve di Aglianico e Piedirosso, con aggiunta eventuale
di quelle di Primitivo e Barbera fino ad un massimo del 20%.
Ha un colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento.
Il suo profumo è caratteristico ed intenso, dal sapore asciutto, caldo, robusto.
Gradazione minima: 12,5°.
Invecchiamento obbligatorio
Previsto un invecchiamento di un anno mentre per la “Riserva” due.
Abbinamento
A tavola si sposa con primi piatti saporiti al ragù di carne oppure a secondi piatti di carni rosse alla brace, tagliata di manzo, arrosti e brasati, nonchè abbacchio al forno, minestre e Formaggi a pasta semidura.
Falerno Bianco
Ottenuto con le uve del vitigno Falanghina; ha un colore bianco
paglierino con riflessi verdognoli; odore vinoso, gradevole.
Un vino bianco sapido, minerale, con gusto intenso e persistente.
Gradazione minima: 11°.
Abbinamento
Ottimo per accompagnare un pranzo a base di pesce, degustato come aperitivo, in abbinamento con un formaggio fresco.
Il bronzo è lo specchio del volto, il vino quello della mente.
Campania
La Campania è una regione fertile, ricca di acqua e dal clima mite e temperato che favorisce la produzione agricola ed in particolare la vite. Il territorio è eterogeneo, composto da fasce montuose, zone collinari e pianeggianti fino ad arrivare alla fascia costiera. Questa diversificazione determina un’ottima qualità dei vini che ha fatto nascere molte piccole aziende vinicole.