Elvis Presley – Il Primo album uscì 65 anni fa e primeggiò su tutto

Elvis Presley - Il Primo album uscì 65 anni fa e primeggio su tutto
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Sono passati 65 anni dall’uscita del primo album di Elvis Presley che primeggiò in tutto: il primo album della storia a vendere oltre un milione di dischi e il primo album di Rock n’Roll ad andare in testa a tutte classifiche del mondo.

È quasi impossibile recensire il primo album di Elvis dal titolo ” Elvis Presley ” senza tener conto dello tsunami culturale che provocò nel 1956, e raccontare quanto questo disco sia stato “potente” nella storia della musica popolare contemporanea, ma ci proverò.

Innanzitutto non credo che questo sia un album classico.

È tutto maledettamente attuale nonostante abbia più di 60 anni; ci sono così tante canzoni stipate nei 28 minuti di durata che è inevitabile per alcuni non soffermarsi ad ascoltare approfonditamente.

Ciò che rende questo album più interessante è il momento storico in cui è stato realizzato.

In primis presenta una delle prime copertine da vinile memorabili, che scaturisce una delle prime notevoli “sensazioni pop”.

L’icona e le energiche esibizioni sul palco di Elvis Presley furono la benzina esplosiva per le vendite ed il successo di questo disco.

Con dodici tracce di profondità e meno di mezz’ora, il debutto di Elvis è un tour di materiale senza sosta.

Dato il panorama dell’epoca, però, è interessante la tracklist.

Il Disco Elvis Presley

IL DISCO ELVIS PRESLEY

Puoi ascoltare gli albori del suo sound leggendario chiaramente in questo primo album. Ciò che ha reso la musica di Elvis così diversa da quella che veniva pubblicata all’epoca era la sua fusione di generi.

La sua voce Rhythm and Blues ispirata alla musica afroamericana mescolata con il suo stile country-western, chitarra folk, completata dal pop è ciò che Elvis chiamava Rockabilly, fu la scintilla che diede inizio a quel genere musicale e fenomeno culturale che oggi chiamiamo Rock ‘n’ Roll.

Elvis Presley

I lavori spaziano dalle cover rock  (“Blue Suede Shoes”, “Tutti Frutti”) alle ballate country (“Blue Moon”, “I’m Gonna Sit Right Down and Cry (Over You)”) alle hit pop r&b (” Money Honey”). Le tracce sono strumentalmente arricchite da chitarre, contrabbasso, e una batteria ricca di charleston e ride, invariabilmente registrate con pochissime take e con qualche piccola imperfezione.

Ma la precisione di Elvis stava già cominciando a mostrarsi.

Ciò che è più notevole dell’album è il fatto che contemporaneamente ha trasformato il rock n’ roll da moda adolescenziale a vero movimento culturale

Con uno sguardo al passato, ancora più importante, sebbene la correlazione non sia casuale, Elvis, stabilì il primato vocale su un genere non ancora ben visto dai cantanti famosi dell’epoca.

L’unico punto di forza di quel genere era il mitico Chuck Berry con i suoi assoli di chitarra assordanti e il forte backbeat;

Tracce pop straordinarie immortali, tra cui una cover di “I Got a Woman” di Ray Charles e “I’m Gonna Sit Right Down and Cry Over You”, un successo r&b del 1954 di Roy Hamilton .

Questi brani erano e sono principalmente una vetrina per il talento vocale unico di Presley e la band che brillava sotto tutti gli aspetti tecnico musicali.

Nel brano di Hamilton, in particolare, Elvis mette in mostra il suo talento mentre scambia linee di basso e tenore con la massima facilità, trasformando ancora una volta una semplice traccia blues in qualcosa di molto più bello e complesso. È anche indicativo della diversità stilistica, poiché mostra quanto siano fluidi i confini tra rock, r&b, blues e country.

Entro la fine dell’anno e l’uscita del suo secondo album Elvis, il cantante di Memphis era il musicista di maggior successo d’America, nessuno escluso.

Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.