Diabete: seguire una dieta equilibrata è possibile anche a Natale

Diabete: seguire una dieta equilibrata è possibile anche a Natale
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Fumo, alcol, sedentarietà, scarso consumo di frutta e verdura ed eccesso ponderale rappresentano i principali fattori di rischio del diabete. E quale periodo migliore per concedersi uno strappo alla regola se non durante le feste natalizie? Il diabete è una delle malattie più diffuse del ventunesimo secolo e potenzialmente in grado di colpire persone di qualunque parte del mondo ed età. Secondo i dati dei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni, solo in Italia si contano oltre 4 milioni di diabetici.

Prevalenza del diabete in Italia

La prevalenza aumenta nelle regioni meridionali e tra le classi sociali meno abbienti, con minore istruzione o redditi talvolta insufficienti per coprire le esigenze di una famiglia intera. Una situazione aggravata dal fattore età, che incide in maniera significativa sullo sviluppo della malattia. L’ISS ha osservato che dopo i 65 anni la prevalenza di diabete schizza in alto, superando il 30%, circa il 10% in più rispetto alle persone più abbienti. Una delle aggravanti del diabete è che, spesso, si associa a rischio cardiovascolare, ipertensione, ipercolesterolemia e obesità. A Natale ovunque ci si giri, soprattutto man mano che si scende lungo lo stivale, c’è una pietanza dolce o salata che ci mette a dura prova.

Fonte: PASSI e PASSI d’Argento 2016-2022, ISS, 2023.

Abitudini ed eccezioni

Diversi studi riportano quanto nel periodo tra il 25 dicembre e il 7 gennaio si intensifichi il tasso mortalità per eventi cardiaci, con un picco il 25 dicembre. Secondo una ricerca svedese, pubblicata qualche anno fa su BMJ, il rischio di infarto miocardico in persone con o più di 75 anni e affetti da diabete (e altre comorbilità) supera il 20% il giorno di Capodanno. Ciò è legato probabilmente all’eccesso di alcol e cibo, oltre che all’assenza di sonno, all’esposizione a maggiori tassi di inquinamento e a temperature più fredde durante la notte. Quindi non ci si può concedere una sigaretta ogni tanto o un sorso di whisky? In realtà no. La giusta unità di misura sta nell’equilibrio e nella consapevolezza.

Bisognerebbe tenere d’occhio il consumo di insaccati, sostituendo grassi saturi presenti in alimenti come burro e carni grasse con grassi insaturi contenuti nell’olio extravergine d’oliva e in carni magre. Un altra accortezza può essere sostituire la frittura con la cottura al forno, la farina 00 con quella integrale e lo zucchero raffinato con lo zucchero di canna e i dolcificanti naturali. E, ancora, la carne rossa, che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e tumori, con quella bianca. Ma il principio di tutto parte dalla nostra testa e dal nostro buonsenso.

Author: Alessandra Romano

Alessandra Romano nasce a Napoli nel 1999. Laureata magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica e con un master in Giornalismo scientifico presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Scrive articoli per riviste e blog scientifici.