La Catalanesca deve il suo nome alla sua origine geografica: fu importata qui in Campania dalla Catalogna, da Alfonso I d’Aragona nel XV secolo e impiantato sulle pendici del Monte Somma.
Il Monte Somma è nel territorio tra Somma Vesuviana e Terzigno.
Un’uva insolita che negli ultimi è stata capace di incuriosire e stupire.
Cresce sulle radici fertili vulcaniche, prima utilizzata dai contadini vesuviani come un’uva da tavola anche se i vignaioli del tempo già la trasformavano in vino.
La Catalanesca è caratterizzata dal grappolo rado, gli acini rotondeggianti e la buccia dorata, spessa e croccante: viene molto apprezzata per il suo sapore dolce.
Proprio il suo elevato tasso zuccherino rende quest’ uva adatta alla vinificazione, eseguita solo localmente ed esclusivamente a livello familiare.
Cenni storici
Solo dal 2006 è stata ufficialmente aggiunta all’elenco delle uve da vino, nel 2011 è diventata Catalanesca del Monte Somma IGT.
Dal punto di vista aromatico il vino ottenuto dall’uva Catalanesca presenta note fruttate con odori tipici di albicocca secca e miele.
Dopo il secondo anno d’invecchiamento l’odore evolve in note minerali dominanti come i grandi vitigni d’interesse enologico.
Gradazione minima: 12,5 °
Abbinamento
La sua marcata vena minerale rispecchia brillantemente la sua origine vulcanica, si abbina perfettamente a piatti che richiedono sapidità e freschezza: crostacei, frutti di mare anche crudi e carni bianche ben condite.
Inoltre si abbina bene anche alle pizze bianche condite con fior di latte o mozzarella di bufala, salsicce o ortaggi.
Il bronzo è lo specchio del volto, il vino quello della mente.
Altri Vini
Campania
La Campania è una regione fertile, ricca di acqua e dal clima mite e temperato che favorisce la produzione agricola ed in particolare la vite. Il territorio è eterogeneo, composto da fasce montuose, zone collinari e pianeggianti fino ad arrivare alla fascia costiera. Questa diversificazione determina un’ottima qualità dei vini che ha fatto nascere molte piccole aziende vinicole.
