Il “Rione Via Roma- Ponte Pagliarelle” vince la 39° Edizione il quattro Rioni in gara, mille emozioni tra costumi, carri e Musical al Carnevale di Villa Literno.
Giunta alla sua 39° edizione Carnevale di Villa Literno diventa un vanto per la Campania soprattutto per la valorizzazione del territorio. Martedì 13 febbraio per i giudici è stata una vera full immersion nel mondo fantastico attraverso la magia dell’organizzazione di quattro Rioni in gara veri e propri promotori dell’iniziativa suddivisi in :
Carro A: rione Castello – Ferrovia “Il potere di un desiderio – (e se desiderassimo la parità?)” , Carro B: rione Centro Storico – Gallinelle “Don’t Touch Me!!!” , Carro C: rione C/so Umberto – Via Baracca “Casa dolce Casa” , Carro D: rione Via Roma – Ponte Pagliarelle “Dove Tutto è Concesso”.
Abbracciando temi sociali forti e attuali ,tra mille colori, costumi, emozioni a pelle d’oca è stato difficile per i giurati delle varie categorie dare il proprio voto. Per la categoria allegoria in giuria Daniela Del Prete giornalista e capo ufficio stampa nazionale di Enjoy Milano Produzioni, categoria danza il maestro coreografo ballerino Raffaele Paganini, categoria musica Luca Dondoni giornalista musicale, categoria teatro l’attore Sebastiano Somma.
Ogni rione ha rappresentato la propria Favola associando il significato allegorico Aladin (diversità sociale), La Bella e la Bestia (Violenza cyborg).Hansel e Gretel (devianze adolescenziali), il Paese dei balocchi (bullismo attraverso il degrado culturale).
Il 18 Febbraio la proclamazione al Carnevale di Villa Literno
con la presentatrice Mary Esposito si è tenuta la proclamazione del vincitore e vince la 39° Edizione del Carnevale di Venezia il Rione Via Roma Ponte Pagliarelle “dove tutto è concesso” con la favola IL Paese dei Balocchi affrontando il tema delle baby gang e della microcriminalità.
Complimenti all’intera organizzazione che in totale conta 1500 componenti tra figuranti e tecnici, circa 6 mesi di lavoro che impegna gli abitanti di Villa Literno di ogni età, genere e diversità. L’unione decisamente fa la forza.