Vangelo e Meditazione della solennità Battesimo di Gesù Anno C a cura di Don Giacomo Equestre.
Vangelo secondo Luca 3,15-16.21-22
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
Meditazione
Il fatto che siamo tutti stati battezzati da neonati ha un valore enorme e da valorizzare. Ma, ahimè, l’esperienza fisica sensibile è rimasta sepolta nel passato e, tutto sommato, il fatto di essere o meno battezzati non ci cambia di molto la vita …
Dopo il Battesimo Gesù prega e, nella preghiera fa esperienza di essere abitato dallo Spirito Santo e tutti sentono la voce del Padre: “Tu sei il Figlio mio l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.
Tutti noi veniamo educati a meritarci di essere amati, a compiere delle cose che ci rendono meritevoli dell’affetto altrui; sin da piccoli siamo educati ad essere buoni alunni, buoni figli, buoni fidanzati, buoni sposi, buoni genitori, buoni amici, … il mondo premia le persone che riescono, che sono capaci … e s’insinua l’idea che Dio ci ama, certo, ma a certe condizioni.
Dio, invece, mi dice che io sono amato, dall’inizio, prima di agire: Dio non mi ama perché sono buono ma – amandomi – mi rende buono.
Dio si compiace di me perché vede il capolavoro che sono, l’opera d’arte che posso diventare, la dignità di cui egli mi ha rivestito. Allora, ma solo allora, potrò guardare al percorso da fare per diventare opera d’arte, alle fatiche che mi frenano, alle fragilità che devo superare.
Il cristianesimo è tutto qui, Dio mi ama per ciò che sono, Dio mi svela in profondità ciò che sono: amato. È difficile amare, l’amore è grandioso e ambiguo, può costruire e distruggere, non si tratta di adorare qualcuno, ma di amarlo “bene”, renderlo autonomo, adulto, vero, consapevole.
Così Dio fa con ciascuno di noi.
Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre
Foto Fonte Inventario informatizzato dei beni storici e artistici della Diocesi di Bergamo: altro.