Bagnoli, fra degrado e abbandono delle istituzioni.
Era il 1992 quando le acciaierie di Bagnoli chiusero i battenti.
Quando l’allora sindaco di Napoli Antonio Bassolino immaginava in quell’area (circa 300 ettari) un complesso turistico per Napoli, una trasformazione urbana Bagnoli futura.
Sono passati circa 30 anni ma nulla è stato fatto, un miraggio, un fallimento delle istituzioni: una vicenda senza soluzione che si trascina da decenni.
Le infrastrutture sono vittime incontrollate di furti e saccheggi di ogni tipo.
Una delle tante storie di fallimento italiano, rinvii, errori, soluzioni errate e soluzioni non trovate, a differenza di tante aree bonificate ed esempi positivi in tutto il mondo.
Una per tutte la sede di GOOGLE a Pittsburg, che sorge in una area dove 40 anni prima si produceva la metà dell’acciaio statunitense, oggi un modello urbano ecosostenibile.
Questi potrebbero essere l’ispirazione per chi ha il potere di decidere sul futuro di questo posto.
Terreni sequestrati e dissequestraticreditori e debitori, società fallite, imprenditori arricchiti e falliti e tanti progetti al vento, costati milioni di euro.
Questo è quello che resta di Bagnoli come in tutti i fallimenti di riqualificazione urbana.
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Salvatore de Rosa
Fotografare e viaggiare sono le sue passioni, da questo binomio nascono le sue foto. Ama immortalare gli istanti di vita reale, gli sguardi che incontra per strada, le persone e le scene che si imbattono lungo il suo cammino e che gli trasmettono emozioni forti. Il suo stile? Fotografie spontanee e naturali ma al tempo stesso curate e discrete.. un mix tra stile reportage e creativo, incentrato sul racconto e sulle emozioni.