Anche quest’anno si è tenuto l’incontro dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori. Il messaggio chiave di quest’anno si riassume in due parole chiave: digitalizzazione e inclusione. L’unica via per salvaguardare l’agricoltura globale è includerla nella transizione ecologica e digitale, coinvolgendo allo stesso tempo tutti gli attori lungo la filiera agroalimentare. E da questa trasformazione non sono esclusi i consumatori, quali principali destinatari di beni e servizi, e i nutrizionisti, per favorire l’adozione di stili di vita più salutari e rispettosi del pianeta. Infine, sarà cruciale un rinnovo delle infrastrutture atto ad aumentare la resilienza di abitazioni ed edifici.
In Italia l’approccio che combina agricoltura biorigenerativa con apicoltura
In Italia sta prendendo piede un approccio che combina agricoltura e apicoltura: l’agricoltura biorigenerativa. Si parla sempre più di agrifood, ma non si parla mai del ruolo delle api che, insieme ad altri impollinatori, contribuiscono alla riproduzione dell’87,5% delle piante selvatiche in fiore e del 70% delle colture agrarie nel mondo.
Luca Bianchi, vicepresidente dell’Associazione giovani imprenditori agricoli (AGIA) della Conferenza Italiana Agricoltori (CIA), sta implementando un progetto che punta su colture che fioriscono tra agosto e settembre. In questo modo nel momento dell’impollinazione si ha poca competitività e si fornisce una scorta alle api anche in estate. Il progetto rientra all’interno di un’iniziativa più ampia che riduce la necessità di operazioni di trasporto e trasferimento per l’impollinazione.
Conclusioni
La soluzione per ridurre gli effetti della crisi climatica è una transizione ecologica, digitale e sociale. Digitalizzazione inclusiva combinata alle necessità degli agricoltori devono essere i mantra, con l’Intelligenza Artificiale (IA) quale tecnologia di elezione per guidare il cambiamento. L’IA ci permette, ad esempio, di individuare le specie vegetali e animali nelle foreste e le materie prime critiche in agricoltura.