Vangelo e Meditazione della XXVII DOMENICA del T. O. – ANNO B

Vangelo e Meditazione della XXVII DOMENICA del Tempo Ordinario – ANNO B a cura di Don Giacomo Equestre.
Durata della lettura: 3 Minuti

Vangelo e Meditazione della XXVII DOMENICA del Tempo Ordinario – ANNO B a cura di Don Giacomo Equestre.

L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

Vangelo secondo Marco Mc 10,2-16

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».

Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola.

Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».

A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio.

In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo

Il Vangelo ci parla di una vigna, che nella Bibbia è immagine del popolo di Dio, affidata a qualcuno che doveva averne cura senza essere il proprietario, ma che alla fine se ne impossessa con violenza, arrivando ad uccidere persino il figlio del padrone.

Da una missione di cura, i vignaioli arrivano a prendersela e con l’inganno e la violenza.

Gesù sta parlando ai capi religiosi del suo popolo, e quando Matteo evangelista scrive questa parte del Vangelo, ha davanti il primo gruppo di cristiani, che si sta interrogando sulla propria identità e missione.

Gesù vede se stesso in quel figlio ucciso dai vignaioli, che sono i capi religiosi del popolo di Israele, che pur di non perdere il proprio potere arrivano all’incredibile, eliminare Dio stesso.

La sete di potere annebbia persino la fede e allontana da Dio, anche se si sembra di servirlo.

E’ questa la forte accusa di Gesù ai suoi contemporanei che pensando di servire Dio in realtà servono se stessi.

Ma alla fine perderanno tutto, perché hanno rifiutato Dio.

La comunità cristiana dei primi tempi sa che è lei questo nuovo popolo di Dio a cui è affidata la vigna del Signore. Importante è non cadere nello stesso errore di quelli che sono venuti prima di loro, cioè sentirsi proprietari della volontà di Dio e del suo Regno.

Noi come cristiani di oggi, troviamo in questa parabola la nostra identità e missione.

A noi è affidato il mondo e il piano di Dio di portare l’annuncio del Vangelo. Non siamo proprietari di nulla e non possiamo che metterci a disposizione del vero e unico proprietario che è Dio.

Anche il più in alto nella Chiesa alla fin fine non è altro che un servo come tutti, e come servo è chiamato ad ascoltare disposto anche a cambiare, pur di non tradire la fiducia del padrone del mondo e della storia che è di Dio.

Preghiamo dunque perché in ogni nostra azione non prevalga mai la sete di potere e controllo del prossimo, ma il desiderio di servizio, rifiutando ogni forma di violenza e prevaricazione.

Che sia anche questo lo stile con il quale i nostri vescovi insieme a papa Francesco, si interrogano sulle nuove sfide della modernità e in modo particolare sulla famiglia. Preghiamo perché il loro sia un atteggiamento di servizio e non di comando e controllo, e sia l’ascolto attento e vero, il primo e fondamentale atteggiamento dal quale partire per ogni discussione e decisione.

Buona domenica

Foto: Asciutto S.-Vaccaro S. secc. XVIII-XIX, San Dionigi Aeropagita. Vedi scheda

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Author: Don Giacomo Equestre