Napoli, Castel dell’Ovo, meta dei primi tuffi degli scugnizzi napoletani, con l’inizio della stagione calda.
Con l’inizio della stagione estiva, con il caldo, il sole e il mare sono immancabili i tuffi degli scugnizzi, dai lampioni presenti sul ponte di Megaride, il tratto che da via Partenope arriva al Borgo Marinaro, cioè al Castel dell’Ovo.
Una delle esperienze girando per Napoli, è quella di imbattersi nella vitalità e sregolatezza degli scugnizzi partenopei.
Anche i turisti ne restano divertiti.
Specialità dei tuffi degli scugnizzi napoletani
Alcuni ragazzini già in costume, si tuffano in mare saltando dal muretto di recinzione del pontile che porta a Castel dell’Ovo, cimentandosi nelle varie specialità: cufaniello, pietto e palummo e panzata.
Non saranno certo identiche ed eleganti prodezze degli atleti olimpionici ma i tuffi dei napoletani seguono regole e forme ben definite: effetto scenico e difficoltà di esecuzione.
Sembrano scene di vita di inizio secolo, quando la città era piena di “movimento e libertà”.
Qualcuno nel vedere queste scene, darà a tale visione un significato del tutto negativo per l’immagine di Napoli.
La grande bellezza di Napoli, sta anche nella creatività dei suoi abitanti, e nella libertà dei suoi scugnizzi.
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