L’opera di Jago vuole ricordare la debolezza, simbolo di questo periodo di emergenza.
Una scultura da un milione di euro in piazza del Plebiscito a Napoli.
Napoli, il bimbo in catene di Jago
Si tratta di una scultura dal titolo “Lookdown“, espressione che abbiamo imparato bene in questi mesi, che rappresenta un neonato rannicchiato su se stesso.
Come spiega lo stesso Jago, l’obiettivo è “guardare in basso” verso i più fragili, a guardare i tanti problemi che angosciano la nostra società, uno dei tanti, la povertà che colpisce le persone più deboli, in aumento soprattutto in questo periodo.
L’Artista
Jago è un artista famoso anche per la sua opera “Figlio velato” che si trova all’esterno della Chiesa di San Severo fuori le mura alla Sanità a Napoli, lavora principalmente nella scultura.
Nasce a Frosinone nel 1987, dove ha frequentato il liceo artistico e poi l’Accademia di Belle Arti. In giovane età ha lavorato in Grecia a Naxos, e in Italia fra Roma e Verona.
Oggi Jago vive a New York, lavorando tra USA, Cina e Italia.
Tiene corsi in scuole, università e accademie italiane, cinesi e americane.
Numerosi i riconoscimenti nazionali e internazionali come la Medaglia Pontificia, conferitagli dal Cardinale Ravasi in occasione del Premio delle Pontificie Accademie, Città del Vaticano nel 2010, il Premio Pio Catel nel 2015, il Premio del pubblico Arte Fiera Bologna nel 2017, il Premio Gala de l’Art di Monte Carlo nel 2013, e l’investitura come Mastro della Pietra al MarmoMacc 2017“.