Grande cineasta dell’epoca d’oro del cinema e creatore della sofisticata commedia americana, insieme a Howard Hacks e Frank Capra, Billy Wilder ha realizzato con L’appartamento una commedia brillante e agrodolce commedia con protagonista Jack Lemmon e Shirley MacLane.
Billy Wilder – tra dramma e commedia
Oltre a essere considerato il fondatore della commedia americana, Billy Wilder ha realizzato alcuni dei capolavori del genere noir, come La fiamma del peccato (1945) e Sunset Boulevard (1950), entrambi vincitori di numerosi premi.
Dopo i successi nel campo del dramma, gli anni ’50 di Wilder sono all’insegna della commedia. Allievo e amico di Ernst Lubitsch, anche lui emigrato di origine ebreo-tedesca, Wilder subì l’influenza dello stile del suo mentore, aggiungendo alla commedia leggera tinte più fosche e amare. L’influenza di Lubitsch fu tale che nello studio di Wilder si trovava una targa, ora esposta al Museo del Cinema di Berlino, con scritto: How would Lubitsch do it? , cioè Come lo farebbe Lubitsch?
Nelle sue commedie i meccanismi del travestimento, come in A qualcuno piace caldo, uno dei suoi capolavori, con il duo Jack Lemmon e Tony Curtis e una strepitosa Marilyn Monroe, del rovesciamento si mescolano sapientemente alla critica della società americana, delle sua contraddizioni.
Per i suoi film, Billy Wilder ha ricevuto la nome di cinico, sebbene non fosse affatto così. Grazie alla collaborazione con lo sceneggiatore I.A.L Diamond produsse A qualcuno piace caldo e L’appartamento, due dei suoi maggiori successi.
Nell’ultima parte della sua carriera (siamo negli anni ’70), girò Vita privata di Sherlock Holmes (1970) per proseguire stancamente verso altre commedie che avevano però perso lo smalto delle sue prime opere, come Cosa è successo tra tuo padre e mia madre?.
Dopo un ultimo film, il remake Buddy Buddy (1981), Billy Wilder conclude la sua carriera. Morirà a 95 anni, nel 2002 a causa di una polmonite.
L’appartamento – donne e uomini soli, ritratto di Billy Wilder
C.C. Baxter (Jack Lemmon) è un impiegato contabile che per far carriera, offre il suo appartamento ai dirigenti d’azienda che lì portano le loro amanti. Innamorato perso dell’ascensorista Fran Kubelick (Shirley MacLaine), il nostro protagonista resta spiazzato quando scopre che la donna dei suoi sogni è l’amante del direttore della compagnia. Riuscirà a far finta di nulla, o finalmente troverà il coraggio di rinunciare alle promozioni ritrovando la dignità perduta?
In questa brillante commedia, Billy Wilder ci mostra un quadro della società americana impietoso, fatto di sotterfugi, tirapiedi, amanti e lavori ossessivi e sempre uguali (basti pensare alla scena de i numerosi contabili che battono a macchina ossessivamente).
C.C. Baxter è un impiegato qualunque, ma dotato di furbizia e simpatia e sfruttando entrambe e il suo appartamentino, riesce a far carriera e a raggiungere una posizione invidiabile, assistente del direttore. Peccato che il bell’ufficio generi un isolamento che, ci dice Wilder, appartiene a tutti i componenti della società moderna. Si avverte la solitudine dei personaggi anche in mezzo a una folla festante, pronta a dare l’ultimo saluto all’anno vecchio.
Nelle commedie di Wilder tutto appare il contrario di tutto, perché l’appartamento è più simile a un motel, i vicini di casa sembrano impiccioni e ironici, ma si rivelano di buon cuore e giudicano C.C. Baxter un seduttore, mentre in realtà è tutt’altro. Il rovesciamento è uno dei meccanismi tanto cari a Wilder, quanto al suo maestro Lubitsch.
L’appartamento di Billy Wilder – agrodolce difesa della dignità umana
Con L’appartamento, Billy Wilder ci mostra la crudeltà di un sistema economico che sforna impiegati tutti uguali, ammassati in uffici stretti, nomi sconosciuti e dimenticati. Fuori dall’ufficio, una città che è sempre attiva, ma i cui abitanti sono anime solitarie e smarrite, donne e uomini soli e famiglie in pezzi.
In questo marasma di disumanità, l’unica soluzione è (ri)diventare mensch, che in tedesco vuol dire umano. Riappropriarsi della propria umanità è l’unico mezzo per tornare a respirare davvero, a non perdersi in quella folla indistinta e priva di ogni cosa buona. Essere mesch, nel caso di C.C. Baxter è dire no alla promozione e al suo capo, perché in quell’appartamento ha condiviso, sebbene in circostanze drammatiche, gioia con Miss Kubelick e quella felicità non ha prezzo.
Perché vedere L’appartamento?
U sceneggiatura a dir poco perfetta, a dialoghi brillanti e a due interpreti straordinari (Shirley MacLaine è meravigliosa in questo film) rendono L’appartamento di Billy Wilder una delle commedie più riuscite della storia del cinema.
Non abbiate paura delle sue tematiche e dei toni un po’ amari, c’è molto altro in questo capolavoro. E poi, non siete curiosi di sapere come andrà a finire tra C.C. Baxter e Miss Kubelick?