La Gabbianella e il gatto: un Grazie a Luis Sepúlveda per averci insegnato a “volare”: Luis Sepúlveda se ne è andato per sempre, il 16 aprile 2020, a causa del coronavirus.
Era ricoverato all’ospedale di Oviedo in Spagna e in cura da febbraio, ma non ce l’ha fatta.
Piuttosto che scrivere una commemorazione, il modo più bello per ricordarlo è invitarvi a leggere uno dei suoi romanzi più significativi.
Così come i mari e gli oceani, sempre sospeso tra l’amato Sud America e il Vecchio Continente, solcava con grande abilità i generi letterari, dedicandosi anche alla letteratura per l’infanzia , scrivendo il capolavoro ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.
Riflessioni quali l’amore per la vita, il mistero della Natura e l’importanza dell’altruismo , sono solo alcuni dei profondi contenuti di questo libro , semplice e scorrevole nella narrazione; un valido pilastro nell’educazione non solo infantile che getta le basi umane per una vita consapevole, tollerante ed “ecologica” ma soprattutto volta alla solidarietà .
Gli spunti di riflessione sono diversi: l’inquinamento ambientale, l’egoismo e l’ingenuità dell’essere umano, ma anche la sensibilità, l’accoglienza, la solidarietà.
In questo periodo di quarantena il CoronaVirus ci ha strappato un grande uomo di cultura, e uno modo per ricordarlo oppure scoprirlo è proprio leggere questo libro per bambini
Insegnamenti principali del romanzo sono la condivisione dell’integrazione e ricordare tutte le bellezze del pianeta terra e della vita di cui spesso ci dimentichiamo perché “gli adulti”, sono sempre più indaffarati e distratti per accorgersi delle meraviglie che hanno intorno.
Ad un certo punto infatti il gatto protagonista del racconto, Zorba si rivolge alla gabbianella con queste parole:
Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia.
Tra le altre tematiche non meno importanti ci sono quelle della libertà, impersonata dai gabbiani, e del saper portare a termine gli impegni presi con responsabilità.
Infine Sepulveda ci insegna che non tutto quel che cerchiamo può trovarsi nei libri o Internet, perché spesso per conoscere bisogna vivere, lasciarsi trasportare e saper affrontare le difficoltà che la vita pone lungo il nostro percorso.
Vola solo chi osa farlo
è forse la sua frase più emblematica oltre che dell’intero racconto. Una frase che racchiude di certo la sua vita ma anche milioni di altre.
Sepulveda ha volato, perché ha osato ed ha raccontato a tutti noi come si fa.