Il quoziente intellettivo secondo Flynn: inversione di tendenza, stiamo diventando più stupidi.
Secondo gli studi di uno scienziato neozelandese James R. Flynn, il quoziente intellettivo (Qi) medio della popolazione aumentava nel corso degli anni.
Chi era James R. Flynn
James Robert Flynn (Washington, 28 aprile 1934 – Dunedin, 11 dicembre 2020[1]) è stato uno psicologo e accademico statunitense naturalizzato neozelandese, noto per le sue pubblicazioni sull’intelligenza umana e sull’aumento nel tempo di punteggi del quoziente intellettivo in tutto il mondo, fenomeno che è stato definito come effetto Flynn.
Lo scienziato aveva messo a confronto i risultati di test d’intelligenza effettuati su alcuni bambini nel 1947 e nel 1972.
Nei 25 anni trascorsi, il quoziente intellettivo dei ragazzi era aumentato di 8 punti.
Quoziente intellettivo secondo Flynn, quando nasce
Da ciò, la deduzione: nelle nazioni sviluppate il quoziente in esame aumenta da una generazione all’altra in una misura variabile tra i 5 e i 25 punti percentuali, chiamato “Effetto Flynn”.
Purtroppo nel 2004 è stato scoperto che si è avuta una controtendenza, quando sulla base di alcune ricerche suppletive lo scienziato James R. Flynn si accorse che tra il 1970 e il 1993 l’effetto Flynn era diminuito.
Negli anni successivi questo rallentamento ha trovato ulteriori conferme, fino alla tragica scoperta che il trend si è ormai rovesciato, e da un anno all’altro il quoziente intellettivo diminuisce mediamente dello 0,25-0,50.
Insomma, diventiamo sempre più stupidi.
Questa inversione di tendenza è stata nominata “Effetto Flynn capovolto“.