Natale è un bimbo che nasce in una grotta ma è anche un fanciullo la cui vita è interrotta dalla cattiveria degli uomini corrotti.
Natale è il calore di un bue e di un asinello che riscaldano il Bambin Gesù in mancanza di un fuocherello, ma è anche il freddo e il gelo in cui trascorreranno il Natale tanti bambini la cui gioia per altri non vale.
Natale è l’amore di una mamma che teneramente abbraccia il suo figlio appena nato col suo cuore immacolato, ma è anche l’indifferenza di tante altre mamme che abbandonano i propri figli al loro infelice destino di indifeso piccino.
Natale è il progetto di un padre realizzato che rivive la sua esistenza attraverso il proprio figlio appena nato, ma è anche la tristezza di un rapporto che non si eleva a sacralità come è invece della sua insita natura, la dignità.
Natale è abbondanza di cibo, panettoni, dolci e spumante su una luculliana e rossa tavola imbandita intorno alla quale si brinda alla vita, ma è anche mensa dei poveri per la quale una fila umiliante ricorda loro di essere stati dimenticati da chi più dovevano essere amati.
Natale è senso profondo della famiglia che si raduna intorno ai nonni per condividere con felicità l’annuncio giocondo di una nascita che ha cambiato il mondo, ma Natale è anche la profonda solitudine di quei tanti anziani ed emarginati che anche oggi sono rimasti isolati.
Gesù Bambino fa che almeno il prossimo Natale sia uguale per ogni mio fratello con lo stesso grande dono da trovare sotto l’albero gemello: l’abbraccio caloroso di un parente , la parola di conforto di un conoscente, l’affetto sincero di un amico fidato che conferisce al cuore la gioia di essere rinato, ma soprattutto l’allegria, l’amore e la serenità per ogni uomo, insieme alla ferma convinzione di non essere mai solo.
Altro di Assuntina Esposito